Il Tirreno

Toscana

L’iniziativa

La nave della solidarietà: al Meyer 18.500 euro grazie al galà benefico organizzato da Il Tirreno e Moby


	La sala da pranzo della Moby Fantasy che ha ospitato l’evento “Tra cielo e mare” (foto Franco Silvi)
La sala da pranzo della Moby Fantasy che ha ospitato l’evento “Tra cielo e mare” (foto Franco Silvi)

Straordinario successo per l’iniziativa “Tra cielo e mare” con 22 cuochi, tra cui cinque stellati, impegnati in cucina

20 ottobre 2024
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LIVORNO. Ben 18.540 grazie. Perché nelle casse della Fondazione Meyer, ente di supporto all’attività di comunicazione, marketing e raccolta fondi per il Meyer, l’ospedale pediatrico che si trova a Firenze e che rappresenta il punto di riferimento per la pediatria nazionale ed europea per la ricerca, per le metodologie innovative di cura e per l’accoglienza del bambino, sono entrati proprio 18.540 euro. Il merito è dello straordinario successo registrato dall’evento “Tra cielo e mare”, il pranzo di gala organizzato oggi da Il Tirreno, dal gruppo Moby della famiglia Onorato e da “Ligabue since 1919" (player di riferimento nel settore del “food service”). Sotto l’egida della beneficenza, la Moby Fantasy, che insieme alla Moby Legacy è la nave traghetto più grande del mondo, ha ospitato il meglio dell’alta cucina toscana e delle aziende vinicole sparse sul territorio. È rimasta appositamente ormeggiata al porto di Livorno dalle 11 alle 16 e la presenza a bordo di oltre un centinaio di commensali (ognuno dei quali ha contribuito per la causa con una donazione di 180 euro) ha contrassegnato il sold out dell’iniziativa.

Un’ondata di applausi e complimenti si è riversata sulla truppa di 22 cuochi “padroni” provvisori della cucina, che hanno reinterpretato in chiave moderna la tradizione della cucina livornese. Tra loro anche cinque professionisti insigniti della stella Michelin. Francesco D’Agostino de “La Martinatica” di Pietrasanta ha preparato il crudo di gambero biondo su jus di gallina livornese, salsa d’ostrica, estratto di basilico, cips di cecìna e spuma di salicornia; Nicola Gronchi di “Romano” di Viareggio la seppiolina novella alla brace, funghi porcini, ponce alla livornese, fegati di seppia e ricci di mare; Valentino Cassanelli del “Lux Lucis” dell’hotel Principe di Forte dei Marmi la palamita marinata, olio al fico, burro alla bottarga e salsa cacciucco; Stefano Pinciaroli del “PS” di Villa Petriolo a Cerreto Guidi la minestra di pesce con ditalini ai grani antichi, polvere di salvia e legumi di Petriolo; Juri Zanobini e Adriano Civitillo dell’“Antica Farmacia” di Palaia i tortelli di stoccafisso con la sua pelle croccante, crema di patata fondente ed estratto di sedano; Andrea e Daniele Zazzeri de “La Pineta” di Marina di Bibbona il trancio di pescato alla livornese; i pasticceri Paolo Seghetti ed Elena Comparini di “Vacchetta” di Santa Croce sull’Arno il cheesecake al diospero.

Presente il “padrone di casa”, ovvero Alessandro Onorato del gruppo Moby, il quale si è complimentato per l’iniziativa e ne ha evidenziato lo scopo benefico. Al tavolo con lui il prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi. Presenti anche l’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Livorno e il segretario generale della Fondazione Meyer Alessandro Benedetti. Il Tirreno era rappresentato dal direttore Cristiano Marcacci e da due autorevoli esponenti della società editrice, il Gruppo Sae, Maurizio Berrighi e Stefano Filucchi.

«Oggi – ha sottolineato il direttore Marcacci – possiamo dire di incorniciare un sogno. Quello che abbiamo cominciato ad accarezzare da quando abbiamo assunto consapevolezza del fatto che la maggior parte dei casi di buona sanità segnalati ai nostri giornalisti e alle nostre redazioni proviene dall’ospedale pediatrico Meyer. Da qui l’idea di sostenerne concretamente l’attività, perché le eccellenze in ambito sanitario vanno non solo difese ma valorizzate. Sapevamo che il cuore dei livornesi e dei toscani fosse in grado di battere forte e infatti è successo».

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