Il Tirreno

Livorno

L’incidente

Livorno, militare morto a 45 anni nel lago: la tragedia in un giorno speciale per i paracadutisti

di Giulio Corsi
Ricerche dei pompieri sul lago di Bolsena e il sergente maggiore Vincenzo Aiello morto a 45 anni
Ricerche dei pompieri sul lago di Bolsena e il sergente maggiore Vincenzo Aiello morto a 45 anni

La vittima è un militare che lavorava alla caserma di viale Marconi e viveva in città. Si era lanciato da un elicottero a Bolsena ma non è più riemerso

24 ottobre 2024
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LIVORNO. È morto nel giorno sacro dei paracadutisti, Vincenzo Aiello, 45 anni, sergente maggiore del 185° reggimento Rao (Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi) “Folgore”, che ha sede alla caserma Pisacane, sul viale Marconi, reparto che fa parte delle forze speciali dell’Esercito insieme, tra gli altri, al Col Moschin.

Aiello lavorava e viveva a Livorno, pur essendo nativo di Catanzaro. Non aveva figli e non era sposato. L’Esercito era la sua famiglia.

La notizia del ritrovamento del corpo, a 24 metri di profondità nel lago di Bolsena, è arrivata poco prima che la brigata paracadutisti Folgore celebrasse l’82esimo anniversario della battaglia di El Alamein, una liturgia che ormai da anni non si svolge più a Livorno ma a Pisa. Nell’occasione tra l’altro c’è stato anche il cambio di comandante della Brigata livornese col generale Federico Bernacca che ha sostituito il collega Massimiliano Mongillo.

Due cerimonie vissute col dolore nel cuore dai militari per la morte di Aiello, sottufficiale paracadutista, seppur appartenente ad un altro comando.

Aiello era disperso nelle acque del lago di Bolsena dal primo pomeriggio di martedì 22 ottobre. Si era lanciato da un elicottero a bassa quota durante un’esercitazione congiunta con un altro reparto delle forze speciali, il 3° reggimento elicotteri Aldebaran, unità dell’Aves, l’aviazione dell’Esercito.

Insieme ad altri colleghi, dopo il tuffo avrebbe dovuto raggiungere il battello di recupero, ma non l’ha mai fatto. L’allarme è scattato immediatamente. Erano le 14 di martedì quando è stata attivata la macchina dei soccorsi con l’arrivo di un elicottero dei vigili del fuoco che ha perlustrato il lago volando a bassa quota insieme a quello dell’Esercito, mentre in acqua sono partiti i gommoni dell’Esercito e la motovedetta dei carabinieri insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco.

Dopo quattro ore di ricerche l’attività è stata sospesa a causa di un’intensa pioggia che ha messo a rischio l’operazione per motivi di sicurezza. Mentre più passava il tempo più le speranze di ritrovare il paracadutista diminuivano, in un lago che raggiunge profondità fino a 150 metri.

La ricerca è poi ripartita di notte con strumenti a raggi infrarossi, quando il corpo senza vita di Aiello è stato ritrovato. Sulla salma sarà disposta l’autopsia, mentre le indagini dovranno ricostruire che cosa sia successo.
 

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