Calcio giovanile, caso choc in Maremma: giocatore juniores squalificato per 4 anni
Minacce e schiaffi in faccia all’arbitro dopo il cartellino al compagno. Caos tra campo e spogliatoi di Roselle-Scarlino: è raffica di sanzioni
GROSSETO. «Entrava nel terreno di gioco senza autorizzazione offendendo il direttore di gara minacciandolo di dargli due schiaffi; arrivato di fronte al direttore di gara lo colpiva con due schiaffi al volto, uno all’orecchio sinistro, provocando stordimento e ronzio, mentre il secondo lo colpiva con le dita all’interno dell’occhio».
Chi scrive è il giudice sportivo. Il soggetto delle azioni è un ragazzo minorenne, per il quale scatta la maxisqualifica.
Ci troviamo su un campetto alla periferia della città, dove si sta giocando a calcio. L’arbitro fischia durante una normale azione perché vede un fallo, interrompe il gioco ed estrae il cartellino. Dalla panchina di una delle due squadre si alzano alcuni calciatori, che entrano in campo. L’arbitro, dolorante, ferma l’incontro e si ritira negli spogliatoi: lacrima e ha un ronzio nell’orecchio.
La gara sotto i riflettori è Roselle-Scarlino. Categoria juniores provinciali, una sfida dove prevalentemente i calciatori che si affrontano sono adolescenti, molti dei quali minorenni.
Come, spesso è anche il direttore di gara, se non ha qualche anno in più; come in questo caso. Un giovane o giovanissimo ragazzo, l’arbitro, spesso alle prime armi, che prova a fare sport come i suoi coetanei. In questo caso fa calcio, visto da un’altra “angolatura” ma sempre sport; e calcio sta interpretando, al pari dei calciatori delle due squadre in campo, dei dirigenti e degli allenatori in panchina. Certo, in un altro ruolo. Nello specifico quello di giudice di gara, ma sempre “attore” a tutti gli effetti, come tutti gli altri.
Il vicegiudice sportivo, l’avvocato Simone Canuti, acquisita agli atti la certificazione medica ospedaliera (il referto del pronto soccorso) impugna il martelletto: squalifica fino al 23 ottobre del 2028, quattro anni al giocatore dello Scarlino.
«La sanzione inflitta – si legge nel comunicato della Federcalcio di Grosseto – deve essere considerata ai fini delle misure amministrative a carico delle società dilettantistiche deliberate dal consiglio federale per prevenire e contrastare tali episodi».
In questo contesto rischia – paradossalmente – di passare in secondo piano anche la “condotta intimidatoria nei confronti del direttore di gara e successivo atteggiamento irrispettoso assunto nello spogliatoio” che vale al dirigente accompagnatore Diego Murzi uno stop fino al 5 gennaio prossimo.
Lo stesso vale per le quattro gare di squalifica per un altro giocatore dello Scarlino “per contegno offensivo nei confronti del direttore di gara”, e la singola giornata effettiva rimediata da un terzo compagno di squadra. Alla società stessa, infine, un’ammenda di 70 euro “per aver danneggiato la porta dello spogliatoio degli ospiti”.
Abbiamo provato a contattare la presidenza dello Scarlino 2020 per un commento, ma non abbiamo ricevuto risposta telefonica.