Il Tirreno

Toscana

L'omicidio

Mattia Scutti, dall'infanzia a Livorno agli spari alla zia a San Casciano. Il padre: «Sono sconvolto»

di Stefano Taglione
Il luogo dell'omicidio; a sinistra Mattia Scutti e Laura Frosecchi
Il luogo dell'omicidio; a sinistra Mattia Scutti e Laura Frosecchi

Il babbo del 22enne ha gestito per qualche anno il bar trattoria Cisternone

18 ottobre 2024
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LIVORNO. «L’ho appena scoperto, è mio figlio, sono sconvolto». Poche e stringate parole quelle di Riccardo Scutti, ristoratore livornese – ex proprietario del bar trattoria Cisternone, nell’omonima piazza della città dei Quattro Mori – e padre di Mattia, 22 anni, il giovane che ha ucciso a colpi di pistola la zia cinquantacinquenne Laura Frosecchi nello storico forno “Da Graziella”, nella frazione di Chiesanuova, comune di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze.

L'infanzia a Livorno

Mattia ha trascorso i primi anni della sua vita proprio a Livorno, dove ha ancora alcuni fra parenti e amici, mentre il babbo da qualche tempo ha chiuso l’attività di ristorazione del centro ed è tornato a vivere nel paese di cui è originario, in Abruzzo, dove ha continuato a lavorare nel settore. «A Livorno mio figlio ha abitato per poco tempo», spiega ancora Riccardo, comprensibilmente sotto choc dopo aver scoperto, nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre, quanto accaduto in provincia di Firenze.

Il legame con la città

Il figlio, a Livorno, era comunque ancora molto legato. Il giorno dopo la terribile alluvione, quella del settembre del 2017, sulla sua pagina Facebook aveva infatti pubblicato un video dai Tre Ponti devastati dall’ondata di acqua e fango che ha provocato otto morti e un’immensa devastazione. Sulla sua pagina Facebook spiccano condivisioni su calcio, animali e musica. Si vedono le immagini di un ragazzino come tanti, che passa le giornate tra skateboard e musica rock, partite di calcio viste in famiglia e video di quotidianità in paese, a Chiesanuova. Le scuole medie le ha frequentate a San Casciano, poi gli studi all’istituto alberghiero Buontalenti, a Firenze. Le ultime foto di Mattia mostrano lo stesso ragazzino, cresciuto, più uomo e meno bambino. E come foto profilo un’immagine interamente scura: lui, testa bassa e cappellino con la tesa in testa. Guarda in basso. Nessun colore, solo tanto nero. Come l’ultima follia di uccidere la zia per soldi .

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