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Nell’atelier c’è Garden G, Livorno ti prende per la gola. Una scommessa nata nel 2017

di Claudio Mollo
Giulio e Mattia e la sala del “Garden G” di via Ricasoli
Giulio e Mattia e la sala del “Garden G” di via Ricasoli

Tante sfiziose novità dal mercato delle Vettovaglie. Giulio Cuccuini: una scommessa nata nel 2017 con una location e uno standard gastronomico particolari. La lettera “G” identifica le nostre famiglie, e va avanti da 4 generazioni. Siamo partiti da Punta Ala e siamo arrivati a Livorno

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LIVORNO. Una famiglia livornese nota per il suo impegno nell’alta moda, la famiglia Cuccuini, che in via Ricasoli, in pieno centro a Livorno, il cuore della vetrina commerciale della città, nel 2017 decide di aprire un ristorante ricavato in un singolare “giardino d’inverno” all’interno di uno dei suoi atelier. Un progetto ardito, sotto diversi punti di vista.

Questione di G

«Una vera e propria scommessa - dice Giulio Cuccuini che si occupa in prima persona del Garden - una location particolare e uno standard gastronomico che a Livorno rende più complicato crearsi una clientela. Un locale che conoscono in pochi, sicuramente anche per una nostra comunicazione, fino ad ora, molto misurata. Il Garden è riferito al giardino che abbiamo ricostruito appositamente, mentre la lettera “G”, è un qualcosa di particolare e identificativo delle nostre famiglie, che va avanti da ben 4 generazioni, con questa lettera che rappresenta le iniziali dei nomi di tutti noi: nonni, genitori, fratelli e nipoti, tutti con il nome che inizia con la “G”. Al mio babbo, Gianni - aggiunge Giulio - , il merito di aver dato vita a questi due locali. La sua, una grande passione verso la ristorazione, visto anche il periodo di vita passato a Londra in giovanissima età, lavorando come cameriere. Persona curiosissima di tutto ciò che è cucina e ristorazione, molto attento alle tendenze gastronomiche e agli sviluppi nel tempo, della cucina. Tutto inizia a Punta Ala, sempre in uno dei nostri punti vendita, il primo ristorante, e poi Livorno».

Sapori giovani

In cucina un giovane chef, Mattia Tessa Viret, piemontese di origini, ma trapiantato ormai in Toscana da tanti anni.

La sua cucina è un insieme di raffinate reinterpretazioni tratte dalla cucina toscana, prevalentemente pesce, ma anche con la carne, da buon piemontese ha una ottimo rapporto ed è un prodotto ben presente nel menù durante l’anno, soprattutto per alcune serate a tema e periodi, nei quali viene proposta la cucina di terra in diversi temi.

Tante sfiziose novità, anche dal vicino e grande mercato delle Vettovaglie di Livorno, nel quale Mattia si perde piacevolmente durante i suoi giri mattutini, per acquistare i migliori prodotti, prima di entrare in cucina.

Cibo & vino

Insieme a Mattia, Ilaria Caldarera, che oltre ad essere l’altra parte importante del Garden G, occupandosi del servizio in sala, dei vini e autrice, anche di intriganti cocktail, è la compagna di vita di Mattia. Sempre insieme a lei è iniziata l’avventura toscana a Punta Ala, nel 2009 nelle stagioni estive, in inverno poi tornavano in Piemonte, ma quando, nel gennaio del 2017 prende vita il Garden G a Livorno, Mattia e Ilaria decidono di rimanere per tutto l’anno al fianco della famiglia Cuccuini.

Nel cuore della città

Il ristorante è sempre aperto di sera, a parte la domenica e il lunedì. L’ambiente tranquillo e raffinato si presta bene per cene intime ma anche per eventi particolari per piccoli gruppi. Si passa dall’ingresso di via Ricasoli, proprio dall’atelier principale della famiglia, fuori c’è anche un targa che indica a chiare note la presenza del Garden G.

Menu personalizzato

Basta suonare il campanello e si viene accolti e accompagnati nella sala del ristorante, al proprio posto, attraversando ambienti bellissimi, in penombra, nei quali sono esposti capi unici, tra abbigliamento, borse e altri oggetti di alta moda, poi si arriva nel Garden e il ristorante, prende così la sua forma più conosciuta.

Sbagliato lasciarsi ingannare da pensieri di una cucina costosa, visto l’ambiente, perché il rapporto qualità-prezzo è davvero invidiabile, con un menù degustazione, tanto per fare un esempio, di 5 portate più l’entrée eccetera a 65 euro, un servizio ai tavoli attento e professionale, che ti coccola per tutto il tempo e una scelta di una cinquantina di etichette in continuo aggiornamento, da abbinare ai piatti, con prezzi per tutte le tasche.




 

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