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L’intervista

Andrea, il lupo di mare torna a pescare: cucina e tradizione nel ristorante di famiglia a Cecina

di Maria Meini
Andrea Bacci
Andrea Bacci

Il locale nasce nel 2009 da un’attività di pescatori operativa da oltre sessant’anni, gestita da tre famiglie

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CECINA. Quando uno è figlio d’arte. E sente il richiamo del mare. Quella vocetta inquieta che hai dentro e non dorme mai, perché il salmastro, quando nasci da queste parti, ce l’hai incollato sulla pelle. Andrea Bacci il salmastro ce l’ha nel sangue. Da 15 anni al timone della Ristopescheria Mery, a Marina di Cecina, ha deciso di prendere la barca e fare il lupo di mare.

La storia

Ma torniamo alle origini. La ristopescheria nasce nel 2009 da un’attività di pescatori operativa da oltre sessant’anni. Tre famiglie, i Bientinesi, i Miserini e i Bacci, si sono unite con le loro barche e con il loro lavoro per dare vita a un’attività commerciale in grado di coprire la filiera dalla cattura alla vendita e successivamente alla somministrazione. Il nome del ristorante è quello della nonna. Mery Bientinesi, “la Mery”, era la capostipite: vendeva il pesce pescato dal marito Benito Miserini ogni mattina dietro al banco di marmo della pescheria, fra la chiesa e il lungomare. Dove oggi c’è il ristorante. In cucina Said El Adib con la supervisione dello stesso Andrea e di mamma Vally Miserini (figlia di Mery).

Un ristorante che sta crescendo: a dicembre ha ospitato la delegazione Costa degli Etruschi dell’Accademia Italiana della Cucina, coordinata dalla presidente Maria Gloria Nannini, che ha organizzato la propria conviviale alla Ristopescheria Mery con i vini di Campo alle Comete di Bolgheri. L’Accademia adotta, per le proprie riunioni, uno schema di lavoro aderente alle finalità culturali del sodalizio, con lo scopo di avere una visione aggiornata sullo stato dell’arte della ristorazione nazionale, non solo sui suoi aspetti operativi, ma anche sulle caratteristiche del prodotto, della sua origine e genuinità, del suo legame con il territorio. Piatto forte della serata i rossetti, vera chicca che solo in questo periodo può essere pescata. E a inizio anno ha ottenuto una lusinghiera recensione del gastronauta Davide Paolini sul Sole 24 ore. Nella “filiera” di Bacci, la pesca è affidata a Roberto Miserini e Luciano Perini, rispettivamente figlio e nipote di Mery. La terza generazione è rappresentata da Andrea, artefice dell’ingresso della famiglia nel mondo della ristorazione. Ma Andrea ha le branchie al posto delle orecchie. E al richiamo del mare non resiste, così sta conseguendo il titolo marittimo da capobarca per poter mandare avanti una tradizione di pescatori da oltre 70 anni.

Andrea, dal banco del pesce di nonna Mery a una cucina raffinata, e di nuovo in mare. Il cerchio non si ferma.

«La tradizione va portata avanti, ed è quella dei pescatori. Il pesce fresco esiste, basta saperlo cercare, conoscendone i cicli vitali, le abitudini, l’adattamento con l’ambiente. Il vero menu della Ristopescheria è quindi il bancone che propone ogni mattina il pescato locale secondo la stagionalità e le condizioni del mare».

Ora sta lavorando per ottenere le qualifiche necessarie per il comando di grandi navi da pesca.

«Sono partito da mozzo di III categoria, ho conseguito il titolo da marinaio motorista e conduttore per la pesca locale. Sì, attualmente sto lavorando per la qualifica di capobarca nonché quella di comandante».

La tradizione va portata avanti, ed è quella dei pescatori, una frase emblematica: che cosa la spinge a sperimentare la vita di suo nonno e di suo zio?

«Più che ristoratore mi sento piuttosto scopritore ed esaltatore di una materia prima unica, una materia prima che, nonostante i cambiamenti climatici e l’inquinamento crescente, esiste sempre. Basta saperla cercare, conoscendone i cicli vitali, le abitudini, l’adattamento con l’ambiente per poi collocarla sul mercato nei modi più appropriati e la ristorazione è uno di questi.

«Ci serviamo, ovviamente, anche dei supporti della tecnologia per la ricerca del pesce in mare aperto e di piccole imbarcazioni per la pesca costiera veloce. Prematuro a dirsi, ma esiste anche un progetto per la pesca-turismo, con i clienti che partecipano alla pesca e si fanno cuocere il pesce pescato».
 

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