Incendio devasta “Magnani sposa”: «Danni per milioni di euro». Cosa è bruciato e l’affetto dei clienti – Foto
San Miniato, Claudia Magnani racconta i momenti del rogo che ha devastato il magazzino di uno dei negozi di abiti da sposa più conosciuto: «A breve ripartiremo»
SAN MINIATO. Alle 18,30 l’ultimo dipendente ha chiuso il magazzino al primo piano del negozio “Magnani sposa” a San Miniato. Un’ora dopo nel capannone c’era l’inferno. È stata una lunga notte, di grande lavoro per i vigili del fuoco e i titolari dell’attività, rimasti a presidiare il capannone devastato dall’incendio, le cui cause dovranno essere accertate.
Parla la proprietà
«Non sappiamo cosa abbia innescato il fuoco – dice Claudia Magnani, figlia dei titolari, mentre controlla insieme ai tecnici i danni lasciati dal fuoco – Alle 18, 30, quando il magazzino ha chiuso, era tutto a posto». Poi le fiamme, in pochissimo tempo, hanno divorato metri e metri di tessuti, pizzi e tulle. Grossi scatoloni, pronti per essere spediti, decine e decine di abiti da sposa già confezionati nella sartoria. Tutti materiali facilmente infiammabili, tanto che il fuoco ha raggiunto anche la copertura del capannone, facendo esplodere i vetri e attaccando anche alcune strutture portanti. Danni anche al negozio, al piano terra, soprattutto per l’acqua usata per spegnere l’incendio e caduta dal soffitto. «Un momento davvero molto difficile per noi – continua Magnani – quantificare i danni non è facile. Sicuramente saranno milioni di euro».
Le indagini
Anche i carabinieri, intervenuti insieme ai vigili del fuoco, non si sbilanciano sulle cause e stanno aspettando dai tecnici una prima valutazione dei danni. È stato spiegato che non sono stati trovati inneschi e che viene esclusa l’ipotesi dolosa. Il riscaldamento del capannone era acceso ma anche su questo dovranno essere fatti accertamenti più puntuali.
I titolari, sentiti come sempre in queste circostanze, hanno confermato di non avere alcun problema e di non sapersi spiegare le cause dell’incendio, seguito con ansia da molti cittadini, spaventati dal fumo nero.
In una notte i Magnani hanno visto andare in fumo una vita di lavoro. «Mia mamma è rimasta qui tutta la notte – aggiunge la figlia con le lacrime agli occhi – l’incendio è stato spento» ma servirà del tempo perché l’attività possa aprire almeno l’atelier al piano terreno. Ieri, venerdì 17 gennaio, è rimasto chiuso al pubblico anche il punto vendita Caddy’s che si trova nello stesso capannone e l’area dell’incendio è stata delimitata con divieto di accesso. Un po’ per ragioni di sicurezza, un po’per dare la possibilità ai pompieri di lavorare senza intralci.
L’affetto dei clienti
I clienti non hanno fatto mancare il loro affetto ai titolari e ai dipendenti. Tanto che ieri sul profilo Facebook dell’azienda sono state pubblicate alcune parole di ringraziamento. «Vi ringraziamo, abbiamo messo in sicurezza gli abiti delle nostre spose, ci prendiamo qualche giorno, la prossima settimana torniamo operativi». La parte uomo del negozio si è salvata, anche se ovviamente saranno necessari lavori di pulizia. Anche alcuni modelli di abiti da sposa che erano nelle vetrine non sembrano essere stati danneggiati. I danni più seri sono al primo piano, dove anche il tetto in alcune parti è venuto giù per il calore.
Ora i locali più colpiti dovranno essere liberati dalle macerie. Ieri pomeriggio è scattato di nuovo l’allarme e una squadra di vigili del fuoco è tornata sul posto dopo che i passanti hanno visto uscire del fumo dal tetto. Ma nell’arco di poco tempo la situazione è rientrata. Nei prossimi giorni forse i titolari potranno fare una stima più precisa dei danni alla merce, ai macchinari del laboratorio- sartoria e alle strutture.