Morto a 16 anni nell’incidente in moto, il dolore degli amici di Diego: «Eri un nostro fratello»
Sul corpo del giovane sarà eseguita l’autopsia. Lacrime e incredulità tra i compagni di scuola: «Ci mancherà il tuo sorriso»
EMPOLI. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di Diego Prosperi, il 16enne empolese morto mercoledì scorso a seguito di un terribile incidente stradale lungo via Sanzio mentre, a bordo della sua moto da cross, stava facendo rientro a casa dopo una giornata di scuola. L’esame autoptico, che sarà eseguito probabilmente lunedì prossimo, dovrà chiarire le cause della morte e sostenere gli inquirenti nella ricostruzione di un incidente che non ha lasciato scampo al sedicenne, studente dell’Istituto “Ferraris-Brunelleschi”.
Lacrime e incredulità tra i compagni di scuola e i tanti amici di Prosperi, residente con la famiglia nel quartiere di Serravalle. Anche ieri è continuato un silenzioso via vai in quel luogo, all’altezza con via Cimabue, dove secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia municipale dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, il sedicenne avrebbe perso il controllo della moto schiantandosi con un’auto in sosta.
Fiori, biglietti e silenzio. E un grande, ideale, abbraccio per sostenere il dolore di una famiglia e quella di decine di giovani. Per tutta la giornata decine di ragazzi si sono riuniti in via Sanzio – a poche centinaia di metri dal polo scolastico dove il 16enne mercoledì scorso ha salutato per l’ultima volta i suoi compagni – per ricordare Diego e per affidare a quel luogo una lunga lettera d’addio. «Caro Diego, non ci sono parole per esprimere tutto il dolore che stiamo provando. Sei un ragazzo speciale, dolce, simpatico, buono e non riusciamo a credere che non rivedremo più quel sorriso», scrivono alcuni degli amici di infanzia del 16enne. «Il vuoto della tua mancanza è immenso. Pensare al bambino sempre solare, educato che abbiamo conosciuto e che ora non c’è più per noi è un dolore indescrivibile. Tanti di noi non ti vedevano da un po’, ma in tutti noi rimarrà impresso per sempre il tuo volto. Eri più di un amico, eri nostro fratello, il ragazzo con cui siamo cresciuti e abbiamo condiviso tutto. Vorremmo che questo fosse solo un incubo, per poterci svegliare e sapere che sei sano e salvo a casa tua. Per noi è un onore sapere di essere cresciuti con accanto un ragazzo come te, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Non sappiamo perché proprio a te, ma sappi che ciò è servito a tutti da lezione e che non ti scorderemo mai, sarai sempre parte di noi. Ovunque tu sia, sappi che i tuoi amici ti sono sempre vicini», recita la lettera lasciata sul luogo dell’incidente.
Inchiostro intriso di dolore e lacrime, che si perde tra i fiori lasciati sulle transenne di un cantiere edile dove, secondo la ricostruzione, il sedicenne è finito dopo l’impatto contro il veicolo in sosta, posto sotto sequestro insieme alla moto, comprata da Prosperi poco più di un mese fa. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei soccorritori della Misericordia. A nulla è valsa la corsa al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, dove Prosperi è arrivato in condizioni disperate e dove – nonostante i tentativi di rianimazione dei medici – è deceduto poco dopo. Sarà l’autopsia adesso a chiarire le cause della morte. Un esito, quello dell’esame autoptico, che però non servirà ad alleviare il dolore di una famiglia e quello di decine di ragazzi che non potranno più far affidamento su quello che «non era un amico, ma un fratello».
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