I moscerini come le cavallette: la “guerra” di Orbetello agli intrusi della stagione turistica. Come vanno le prenotazioni
La cittadina è invasa: Poste, strade e palazzi, mentre la petizione supera quota 25mila firme. E in vista dell’estate si pensa a una campagna di rilancio
ORBETELLO. Il 10 marzo scorso l’ufficio postale nel pieno centro di Orbetello è stato chiuso per “calamità naturale”, come recitava il cartello affisso sulla porta d’ingresso. Direte: sarà stata colpa di un allagamento dovuto a una delle giornate di maltempo registrate in Toscana nell’ultimo mese. Macché. La verità è che all’interno degli uffici erano entrati talmente tanti moscerini che era impossibile tenere quei locali aperti al pubblico. Risultato? Gli intrusi sono stati debellati con personale munito di tuta bianca, mascherina e piumino cattura polvere. Nemmeno fosse una scena del crimine da bonificare. Eppure, i danni che stanno facendo intorno alla Laguna famosa per i fenicotteri e gli allevamenti di pesce, sono simili a quelli di una vera catastrofe.
Perché i moscerini, insetti simili alle zanzare ma meno pericolosi per la salute perché non pungono, sono però molto fastidiosi e rischiano di far saltare addirittura la stagione turistica. Perché se l’orbetellano sta cercando di conviverci non è detto che sappia fare altrettanto il turista. Non a caso crescono di ora in ora le firme della petizione online lanciata da Alessio Segoni su Change.org. Nel pomeriggio di ieri – domenica 30 marzo – era a quota 25.760 firme circa.
L’invasione
Tutto è iniziato a febbraio quando i moscerini hanno invaso alcune zone di Orbetello e le sponde della sua laguna. Qui, questi fastidiosi insetti ci sono sempre stati ma i cittadini giurano che tanti così, di queste dimensioni e in questo periodo dell’anno non li hanno mai visti. Sono arrivati in sordina e poi la loro presenza è esplosa in veri e propri nugoli: lungo via della Diga che congiunge Orbetello con l’Argentario sono visibili e la loro presenza, in lontananza, appare come una colonna di fumo. I cespugli lungo la laguna ne sono coperti così come i davanzali delle finestre al mattino. Col calare della notte si addensano in corrispondenza dei lampioni. Sui vetri delle vetrine. Si vedono in controluce e si appiccicano ai parabrezza delle auto che passano proprio da via della Diga. Guai ad azionare il tergicristallo perché si rischia di creare una poltiglia difficile da togliere. La città lagunare ha dovuto fare i conti con i moscerini già nel 2022. Erano diversi e arrivarono a estate inoltrata. Ormai i turisti erano già arrivati e dovettero subire il disagio dei locali che dalle 21 difficilmente apparecchiavano tavoli all’aperto, con i negozi che erano costretti a spegnere le luci per evitare che gli insetti entrassero dentro. Complicato anche mangiare un gelato. Si rischiava di ingoiare anche il moscerino. Stavolta però siamo a marzo, sono presenti già da un mese e la stagione turistica deve ancora iniziare così come molti ancora devono scegliere la loro vacanza.
L’eco della Cnn
La notizia poi dell’invasione è stata ribattuta persino dalla Cnn, dai media internazionali e dalle televisioni nazionali e non. È difficile, dunque, che un turista che deve prenotare una vacanza in Maremma non sappia che a Orbetello ci sono i moscerini. Una tam tam mediatico che ha fatto sbottare, nei giorni scorsi, anche un consigliere comunale, Ivan Poccia, che ha apostrofato chi mette sui social video e foto per penalizzare Orbetello come gli “influencer del moscerino”. L’incognita della presenza dei moscerini, quindi, incombe sulle prenotazioni. L’amministrazione comunale sta cercando di correre ai ripari con disinfestazioni adulticide e sistemi per catturare i moscerini e altri per allontanarli dal centro abitato. Ha investito 300mila euro. Corre ai ripari anche ridimensionando il fenomeno. «Il problema dei moscerini esiste – spiega l’assessora al turismo del Comune di Orbetello Maddalena Ottali – ma non è impattante da un punto di vista della fruibilità del territorio. La presenza dei ditteri si concentra nei luoghi palustri ad alta vegetazione e sulle sponde della laguna, dove stiamo già di intervenendo per contenere il fenomeno. Le attività economiche e tutto quello che concerne il servizio turistico, al momento, sono regolarmente operativi: a Orbetello e dintorni si può passeggiare, fare shopping, andare al mare. Quello che stiamo pensando di fare – aggiunge – è di organizzare una forte campagna di promozione turistica proprio per contrastare la disinformazione che c’è stata, che ha esasperato la portata del fenomeno e che l’ha veicolato in modo deformato anche a livello nazionale. Per questo, sono già in contatto con l’assessore al turismo della Regione Toscana, Leonardo Marras, proprio per chiedere aiuto per una campagna di comunicazione promozionale che faccia passare un messaggio oggettivo e aderente alla realtà. Auspichiamo – conclude Ottali – che gli interventi che stiamo facendo siano efficaci e producano effetti positivi e ci auguriamo che, una volta terminata l’emergenza, sia per noi altrettanto facile comunicare con pari intensità che questo è un paese frequentabile, bellissimo e che gravita intorno al fragile ma peculiare ecosistema lagunare, un’oasi protetta. Invitiamo, perciò, coloro che lo conoscono a tornare e coloro che non lo conoscono a venirlo a vedere».
Come vanno le prenotazioni
In alcuni villaggi turistici della zona di Albinia dove in estate ci sono migliaia di presenze le prenotazioni sono in linea con il periodo. «Per la Pasqua – spiega Alessio Albertazzi direttore marketing del gruppo Vacanze Maremma – molti prenotano sotto data perché aspettano le previsioni meteo anche in vista dei ponti. Rispetto agli anni passati si stanno muovendo molti gruppi. Nonostante alcuni chiamino chiedendo informazioni sulla presenza dei moscerini, le prenotazioni sono in linea con lo scorso anno e, per il momento, non abbiamo avuto disdette. Vuol dire che i turisti credono ancora in quello che può offrire la nostra zona». Vero è però che Orbetello, negli ultimi anni, non ha avuto vita facile fra morie dei pesci, moscerini ed enormi ragnatele. «Confidiamo nelle promesse fatte dall’assessora Ottali – conclude Albertazzi – per fare un buon piano pubblicitario per risollevare l’immagine del territorio in vista della prossima stagione turistica».
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