Massacrato di botte e lasciato per strada nel sangue: a Santa Croce sull'Arno aggrediti anche i soccorritori del 118 – Video
I sindaci della zona del Cuoio chiedono un incontro in prefettura per tutelare la cittadinanza
SANTA CROCE SULL'ARNO (PISA). Lo hanno massacrato di botte con calci, bottigliate, sono arrivati anche a colpirlo con una sedia fino a quando non è stramazzato a terra pieno di sangue. La lite tra un gruppo di stranieri - nella serata di domenica 30 marzo - sembra sia degenerata dopo il furto di un monopattino. Interminabili minuti di terrore. L’intervento dei soccorsi è stato ostacolato dagli aggressori, tanto che l’equipaggio della Croce Rossa di Castelfranco, su indicazione del 118, ha dovuto lasciare Santa Croce e la piazza dell’aggressione in quanto non c’erano più le condizioni per mantenere la sicurezza del ferito e degli stessi operatori.
I carabinieri, come confermano, stanno effettuando indagini ma non sono state presentate querele per quanto riguarda il pestaggio dello straniero, ripreso anche da alcune telecamere. La foto dell’uomo aggredito, caduto a terra immobile, dopo un vero linciaggio non lascia indifferenti. Tanto che dopo i fatti avvenuti in piazza Cervi, i sindaci di Castelfranco e Santa Croce si interrogano sulla necessità di avere più agenti di pubblica sicurezza sul territorio e si rivolgono alla prefettura.
I sindaci
«Episodi come questo non sono ammissibili, non si può pensare che in un paese civile come vogliamo che sia Santa Croce, persone fuori controllo si picchino in quel modo e cosa ancor più grave aggrediscano i soccorritori. Queste scene non ci appartengono e non le accettiamo». Roberto Giannoni, il sindaco di Santa Croce sull’Arno non ha mezzi termini per parlare dell’episodio di piazza Cervi. Al suo disappunto si unisce anche quello del sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio Mini che aggiunge: «I soccorritori intervenuti in piazza Cervi, che si sono trovati a prendere sputi e spintoni, per non parlare della ingiurie, durante un soccorso a persona, erano della Croce Rossa di Castelfranco e questo come sindaco non posso tacerlo, non posso pensare che i soccorritori della nostra Croce Rossa o di qualunque altra associazione che svolge interventi di pubblico soccorso debbano trovarsi a gestire e subire situazioni del genere».
Richiesta di aiuto
E ancora: «Il territorio – spiegano Giannoni e Mini – ha bisogno di una risposta netta di fronte a queste situazioni. Una persona è finita in ospedale con ferite importanti e due soccorritori sono stati ostacolati nella loro azione. Noi – continuano Mini e Giannoni – siamo ben consapevoli che i carabinieri che operano nel nostro territorio, dalle stazioni fino al comando di compagnia, fanno sempre tutto quello che è in loro potere in termini di ordine pubblico e sicurezza e la loro disponibilità oltre che la loro professionalità, da parte nostra non può che essere elogiata e li dobbiamo ringraziare, così come per tutte le altre forze dell’ordine». Ma a tutto c’è un limite. «I fatti ci inducono a fare una riflessione su una maggiore presenza numerica di agenti di pubblica sicurezza o sull’attuazione di altri strumenti per garantire l’ordine pubblico, magari da valutare in alcuni momenti della settimana, quando si assottiglia la presenza della polizia municipale. Vorremmo discutere della questione con la prefettura e avviare una riflessione sull’accaduto – continuano i due sindaci – per chiedere un potenziamento numerico delle forze dell’ordine sul territorio. Certo non è facile e lo capiamo, però non possiamo neppure accettare passivamente episodi come quelli di domenica 30 marzo».