L’azienda-esempio: cresce il fatturato e a tutti i dipendenti premio di 500 euro a Natale
L’iniziativa della Mobilart a Navacchio. I proprietari: «E nel 2025 nuove assunzioni». Tra i motivi di orgoglio anche lo stipendio medio in questa azienda
PISA. A dicembre 500 euro in più in busta paga. A tutti i 95 dipendenti. «Netti», precisa Lorenzo Gasperini, uno dei tre soci della Mobilart, azienda del polo industriale di Navacchio (Cascina) , affiliata a Confapi, specializzata in arredi per megayacht. Il motivo? «Nel 2024 il fatturato è cresciuto di oltre il 30%, passando da 19 a 26 milioni, e ci è sembrato un atto dovuto condividere il miglioramento delle performance con i dipendenti, che sono la nostra risorsa più importante», sottolinea Maurizio Paganelli, l’altro socio, professione architetto come il terzo socio Stefano Vagelli, mentre Gasperini si occupa soprattutto della gestione amministrativa e finanziaria. Sono i proprietari, ma non si dividono gli utili.
Le tre bandiere
Succede pure questo alla Mobilart, questa impresa del cascinese al cui ingresso ci sono tre bandiere: insieme a quella dell’Unione Europea e al tricolore, sventola anche quella arcobaleno della pace. «Dice che sono scelte inusuali? – sorride Paganelli -: per la bandiera penso che la pace dovrebbe essere l’obiettivo di tutti e, siccome, la cronaca ci racconta altro, ci è parso importante esporla simbolicamente all’ingresso. Per gli utili, invece, abbiamo deciso così fin dall’inizio: reinvestiamo tutto nell’azienda, noi tre siamo i proprietari ma siamo retribuiti con uno stipendio a fine mese».
Il successo
È così che Mobilart, nel 2007, dopo 13 anni dal primo insediamento a Lugnano (Vicopisano), ha acquistato i terreni e realizzato un nuovo stabilimento a Navacchio . E nel 2022, lo ha raddoppiato, con un investimento di 6 milioni: «Abbiamo fatto lo stabilimento gemello, nei terreni a fianco – spiega Paganelli -: avevamo previsto una crescita significativa della domanda e dovevamo ampliarci». Sono raddoppiati gli impianti, ma sono aumentati anche i dipendenti: «Nel 2024 abbiamo fatto 15 assunzioni: soprattutto ingegneri, architetti e falegnami». E non è finita qui perché l’azienda si accinge a crescere ancora: «Anche per il 2025, alla luce dei contratti che abbiamo già sottoscritto, è previsto una crescita del 25%. Inoltre abbiamo commesse con i cantieri Benetti programmate fino al 2029 e nei giorni scorsi abbiamo chiuso un contratto per uno yacht di 65 metri che realizzerà Rossinavi con consegna sempre nel 2029». Ecco perché i tre soci hanno messo gli occhi su un altro terreno, sempre accanto allo stabilimento: «Il comune di Cascina farà un bando e noi parteciperemo, sperando di vincerlo – racconta Gasperini -: vorremmo trasferire lì il magazzino».
Nuove assunzioni
E arriveranno anche nuove assunzioni: «Per ora ne abbiamo previste dieci – spiegano -: i profili? Più o meno gli stessi: architetti, ingegneri e falegnami e verniciatori». Trovarli non sarà difficile. Perché alla Mobilart si sta bene e si guadagna bene. Lo dicono i numeri: il Ral, lo stipendio medio lordo, in Italia è di 30.284 euro. «Il dibattito sui salari bassi e stagnanti nel nostro Paese, ci ha fatto venire la curiosità di calcolare il Ral dei nostri dipendenti – spiega Paganelli – e abbiamo scoperto che è di quasi 34mila euro, oltre 3.500 in più rispetto alla media nazionale. Il motivo per cui noi paghiamo meglio? Non saprei, ma posso dirle che sappiamo di chiedere molto ai dipendenti, specie quando si avvicinano le consegne, ed è giusto che siano compensati. Poi il nostro è un lavoro che s’impara in azienda, quindi è importante creare le condizioni per trattenere e fidelizzare il più possibile i lavoratori».