Il Tirreno

Il focus

Il potere curativo (e non) delle piante: quelle pericolose, i benefici e cosa è bene sapere

di Ciro Vestita *

	(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

In primavera crescono rigogliose diverse varietà di piantine, erbe aromatiche e alberi e fiori

2 MINUTI DI LETTURA





I nostri giardini sono pieni di piante “pericolose”, a cui prestare attenzione e spesso non lo sappiamo. Basti pensare all’Oleandro, alla Digitalis purpurea o ancora al Tasso. E qui è un po’ la storia che ce lo insegna. Nel 1808 il fratello di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, inizia l’invasione della Spagna: ma a rovinargli la gloria fu la sua arroganza e.… gli oleandri. Arrivato nei Paesi Baschi intimò con violenza ai contadini del posto di uccidere tutti gli animali da cortile per poter sfamare le truppe. I Baschi, popolo fiero e vendicativo, radunarono polli, tacchini, maiali ed altri animali, li uccisero e li cucinarono allo spiedo per avere poi un’amara sorpresa. Come spiedo vennero infatti usati bastoni di oleandro che intossicarono i soldati francesi portandoli alla morte. Gli oleandri con la cottura avevano infatti liberato potenti sostanze velenose che uccisero la soldataglia francese.

Noi questi problemi fortunatamente non li abbiamo, ma agli oleandri bisogna stare attenti. L’abitudine (frequente soprattutto nel meridione) di raccogliere mazzi fioriti per adornare casa non va bene: la stanza si satura di molecole tossiche, controindicate in particolar modo negli anziani. Ma madre natura non fa mai scatole vuote: anche le piante velenose possono esserci di aiuto. È il caso del Tasso, meravigliosa pianta da giardino, molto velenosa ma anni fa sono state estratte da questo albero sostanze utili per combattere il tumore al seno.

Ci sono tanti altri vantaggi di alcune piante quali ad esempio la sanseviera, la rosa, la salvia, l’aloe: il loro potere captante sul fumo di sigaretta è enorme, capitolo che va sotto il nome di Fumo di Terza Mano. Mi spiego: tante mamme fumatrici una volta accompagnato il bambino a scuola tornano in casa ove a loro avviso potranno fumare in pace visto che il bambino non c’è: ma non è così. Molecole di nicotina e catrame si depositano sulle tende e sui tappeti per migrare poi, appena c’è un riciclo di aria, nei nostri polmoni. Avere piante in casa può attenuare questo problema. Le piante d’appartamento capteranno nicotina e catrame bonificando l’aria, oltre alla sana abitudine di cambiare spesso l’aria anche in inverno.

Vi racconto anche una recente scoperta: riempire giardini e balconi di fiori e piante vuol dire captare Co2 molecola tossica, frutto dell’inquinamento globale. E, per finire, dulcis in fundo, la presenza di fiori ed alberi produce molecole chiamate Terpeni dal forte potere depurativo e disintossicante per il nostro albero respiratorio.

* Medico e dietologo 

Sabato sport
Tennis

Montecarlo, immenso Musetti: batte De Minaur (in rimonta) e va in finale contro Alcaraz

Sani e Belli