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Fondi europei per la pesca, la Regione Toscana facilita i criteri di selezione al bando: ecco come e cosa cambia

di Maurizio Campogiani

	Il settore interessato è quello della pesca
Il settore interessato è quello della pesca

Su proposta della vicepresidente e assessora all’agricoltura, Stefania Saccardi, facilitate le procedure per le imprese e gli enti interessati

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FIRENZE. Buone notizie per enti pubblici e soggetti privati interessati alla filiera della pesca e che intendono accedere ai fondi comunitari attraverso la partecipazione al bando del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, un’iniziativa partita nel 2021 e che fino al 2027 sosterrà progetti innovativi che contribuiscono allo sfruttamento e alla gestione sostenibile delle risorse acquatiche e marine. Il Fondo europeo, tra l’altro, facilita la transizione verso una pesca sostenibile e a basse emissioni di carbonio, la protezione della biodiversità marina e degli ecosistemi, l’attrattiva socioeconomica e il rinnovamento generazionale nel settore della pesca con particolare riguardo a quella piccola e costiera, il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore e la sicurezza marittima verso uno spazio marino sicuro.

A chi è rivolto

In particolare, l’accesso sarà facilitato per le imprese e i soggetti pubblici gestori delle aree portuali che vogliono partecipare al bando per quanto riguarda l’ammodernamento dei porti di pesca della Toscana. La giunta regionale, su proposta dell’assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, ha infatti modificato i criteri di selezione per ottenere i contributi, attraverso una facilitazione delle procedure. Il bando in questione, partito mercoledì scorso resterà in vigore fino al prossimo 15 gennaio, riguarda gli investimenti a bordo e nei porti per incrementare la qualità delle produzioni e migliorare le condizioni di sbarco delle catture indesiderate, nonché la promozione di migliori condizioni di lavoro, salute e sicurezza degli operatori del settore.

L’assessora

«Essendo emerse criticità riguardo ai criteri di priorità previsti dal bando evidenziate sia dalle imprese del settore della pesca e sia dagli altri organismi che compongono il coordinamento tecnico interregionale – spiega l’assessora Saccardi – abbiamo ritenuto opportuno modificare la pesatura dei criteri di selezione per facilitare l’accesso alle graduatorie delle imprese e dei soggetti pubblici gestori su un bando importante. Ciò, perché migliorare le infrastrutture dei porti di pesca significa migliorare la sicurezza dei pescatori e l'attività della pesca e, dall'altro lato, migliorare la sostenibilità».

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