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Spesa alimentare, quanto spendono in media le famiglie toscane: + 70 euro in 10 anni

Spesa alimentare, quanto spendono in media le famiglie toscane: + 70 euro in 10 anni

Il Granducato passa dal settimo al sedicesimo posto nella classifica delle regioni. La voce più è quella destinata a carne e salumi. Lo studio di Coldiretti

24 ottobre 2024
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La Toscana passa dal settimo al sedicesimo posto tra le regioni italiane nella classifica della spesa alimentare. Con 505 euro di spesa media mensile per ogni famiglia, budget inferiore al dato medio nazionale (526 euro) per quanto riguarda l’acquisto di prodotti alimentari e bevande analcoliche, il Granducato si posiziona nella parte bassa della classifica ed è distante ben 109 euro dalla Campania dove servono 614 euro. Chiude la classifica la Sardegna (425 euro). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti Toscana elaborata sulla base dei dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nel 2023 e che fotografano le abitudini alimentari regionali.

Aumento del 3%

Il denaro destinato nel 2023 ad acquistare pane, pasta, latte, verdure e tutto l’occorrente da mettere in tavola è aumentato su base regionale del 3% rispetto al 2022, un incremento però inferiore rispetto alla spesa che le famiglie devono sostenere per esempio per i trasporti (+33%), la salute (+9,4%) e i servizi assicurativi (+10%). Le spese per la casa, quelle per pagare le bollette e per gli affitti sono le voci più “pesanti” del bilancio di ogni nucleo familiare, tanto da incidere rispettivamente per il 40% e per il 25%.

Il 17% delle risorse

In Toscana – sostiene Coldiretti – la tavola è una componente importante della spesa familiare e assorbe in media circa il 17% delle risorse con un valore medio mensile che è sensibilmente cresciuto negli ultimi dieci anni passando da 434,5 euro agli attuali 505 euro, valore che rappresenta la punta più alta toccata dalla borsa della spesa per colpa dell’inflazione sui beni alimentari. Nel 2023 l’inflazione ha raggiunto il 9,6% costringendo i toscani a fare lo slalom tra offerte, sconti e promozioni ma in molti casi anche a rinunce per far quadrare i conti.

Le singole voci

Analizzando le singole voci della spesa alimentare nel 2023 – rileva Coldiretti Toscana sulla base dei dati nazionali – quella più pesante resta quella destinata a carne e salumi per i quali si spendono mensilmente 111 euro, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (83 euro) e verdura (69 euro). Poi latte e formaggi (64 euro), frutta (44 euro), pesce e frutti di mare (39 euro), cibi pronti (32 euro), voce quest’ultima in crescita del 14%.

L’inflazione

«Gli ultimi due anni sono stati molto pesanti per le famiglie toscane. L’inflazione sui beni alimentari è arrivata alla stelle: l’8,8% nel 2022 e il 9,6% nel 2023. Questo trend ha avuto un effetto dirompente sulla loro capacità di spesa costringendole a rivedere priorità e strategie per far quadrare i conti – spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana – È andata meglio nel 2024: l’inflazione è scesa, preludio, lo speriamo, di un raffreddamento dei prezzi».

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