Luana D’Orazio, 22enne morta in fabbrica: il collega in lacrime davanti al giudice
Nuova udienza con imputato il manutentore dell’orditura
PRATO. Nuova udienza davanti al giudice di Prato per Mario Cusimano, difeso dall’avvocato Melissa Stefanacci, il manutentore dell’Orditura Luana di Oste dove il 3 maggio del 2021 trovò la morte la ventiduenne Luana D’Orazio. Cusimano è stato l’unico dei tre imputati a chiedere il rito ordinario, mentre i coniugi Luana Coppini (titolare dell’orditura) e Daniele Faggi (gestore di fatto della ditta) hanno già patteggiato.
L’udienza
Nell’udienza di ieri – 14 gennaio – è stato ascoltato uno dei dipendenti che subito dopo l’infortunio mortale decise di licenziarsi. Una testimonianza in cui l’uomo non è riuscito a trattenere le lacrime ricordando quella terribile scena che si era trovato a vedere quella mattina di quattro anni fa. L’uomo ha dichiarato di non sapere chi possa aver fatto la manomissione del macchinario con la rimozione del sistema antinfortunistico. Nel processo sono state acquisite anche le fatture di altri due manutentori e di un elettricista che sarebbero intervenuti sul macchinario nei mesi precedenti alla tragedia. Un elemento questo, sicuramente a favore della difesa, perché dimostrerebbe che ci sarebbero state più persone che avrebbero potuto togliere quei sistemi di sicurezza che sono costate la vita alla giovane madre.
La prossima udienza
La prossima udienza è fissata per il 28 febbraio in un percorso giudiziario che nelle intenzioni del giudice dovrebbe arrivare a sentenza prima delle ferie estive. Una nuova sentenza che andrà a chiudere questo caso che ha fatto commuovere tutta l’Italia per la giovane vita spezzata a soli 22 anni e con un piccolo bambino che è stato affidato ai nonni materni, dopo una decisione necessaria dei giudici per risolvere il contenzioso con il padre naturale che da tempo non viveva più con la ventiduenne.