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Prato, ennesimo pestaggio di un operaio della Acca di Seano


	Il presidio degli operai davanti alla Acca di Seano
Il presidio degli operai davanti alla Acca di Seano

E’ il sesto episodio in meno di un anno, da quando i lavoratori iscritti al Si Cobas hanno iniziato una vertenza per il rispetto dei loro diritti

09 marzo 2024
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PRATO. Ennesima aggressione, la sesta in meno di un anno, ai danni di un lavoratore della Acca Srl, l’azienda di logistica a gestione cinese con sede nella zona artigianale di Seano, nel comune di Carmignano. La denuncia il sindacato Si Cobas, che dall’aprile dell’anno scorso ha aperto una vertenza sindacale per il rispetto dei diritti dei lavoratori. Al momento non ci sono prove che i pestaggi siano legati alla vertenza, ma il fatto che tutti gli operai picchiati siano iscritti al sindacato è una coincidenza più che sospetta. Anche l’ultima vittima dei picchiatori è un delegato Si Cobas.

L’operaio aggredito, riferisce il sindacato, è stato aspettato sotto casa e bastonato: «Anche questa volta i due uomini avevano il volto coperto da caschi ed erano armati di bastoni. Usman se l'è cavata con tre giorni di prognosi per una bastonata ricevuta grazie all'intervento di un suo collega e coinquilino che gli ha permesso di mettere in fuga i due aggressori. Tutto è avvenuto a Seano, nel Comune di Carmignano».

«Questo avviene – si legge in una nota del Si Cobas – mentre è in corso una trattativa con l'azienda per il futuro dei lavoratori che lavorano in appalto, senza diritti e sotto il controllo di un caporale. Questo avviene perché le denunce degli operai aggrediti continuano a cadere nel vuoto. Questo avviene perché gli operai e il sindacato sono i soli a continuare a dare battaglia contro il lavoro nero, lo sfruttamento ed il caporalato. Mentre le istituzioni latitano, chi lotta per il rispetto delle leggi e dei contratti diventa bersaglio della violenza di stampo mafioso. All'ultimo incontro in Prefettura di febbraio avevamo chiesto un intervento urgente. Non c'è stato. E un altro operaio è finito all'ospedale. Chi non è la soluzione, è parte del problema».

Intanto sono più di 800 euro quelli raccolti dal crowfunding a sostegno di Zaka, operaio a cui poche settimane fa è stata danneggiata l'auto personale come gesto intimidatorio.

«Nessuna violenza o intimidazione fermerà la lotta – avverte il Si Cobas – Nei prossimi giorni torneremo a mobilitarci contro i caporali, per la regolarizzazione dei contratti e l'internalizzazione di tutti i lavoratori».

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