Lo schianto fatale da solo con lo scooter, così è morto Luca Liperini: le origini livornesi, i tre figli e il trasferimento all'Elba per lavoro
Tragico schianto sulla provinciale, la vittima aveva 42 anni Inutili i tentativi di soccorso, l’uomo è morto sul colpo
PROCCHIO. Una tratto di strada in semicurva. Una lieve discesa. Lo scooter perde aderenza con l’asfalto. Un attimo. Lo schianto contro il muro è tremendo. È così che, a Procchio, ha perso la vita Luca Liperini. 42 anni compiuti solo pochi giorni fa. Padre di tre bambini (uno di dieci e due di tre anni). È un vero incubo quello che si è consumato nel tratto della provinciale Sp24, non lontano dall’hotel Edera. Sono da poco passate le 21,30 di giovedì.
L'incidente
Liperini sta guidando il suo scooter bianco. Arriva dai Marmi, è diretto verso il centro abitato di Procchio. Non è chiaro cosa sia accaduto in quelle frazioni di secondo. Fatto sta che il 42enne perde il controllo dello scooter e finisce contro il muro. Lo scooter si schianta contro una colonnina in muratura, a lato di un cancello in ferro di una villetta. La manda in frantumi. Il centauro finisce a terra. Sono alcuni automobilisti che, in quel momento, transitano da quel tratto di strada a chiamare i soccorsi. Si capisce fin sa subito quanto la situazione sia disperata.
Arrivano i volontari e il medico della Pubblica Assistenza di Campo nell’Elba. Sul posto anche i carabinieri. I sanitari provano a rianimare il 42enne per diversi minuti. Ma purtroppo non c’è niente da fare. L’ipotesi più probabile è che sia morto sul colpo, in seguito ai gravi traumi riportati. I carabinieri si sono messi al lavoro già dalla serata di giovedì per ricostruire la dinamica dell’incidente. Non risultano coinvolti altri mezzi nel sinistro stradale, il motociclista avrebbe fatto tutto da solo. La salma è già stata messa a disposizione della famiglia, con l’impresa funebre Fuligni che si occuperà delle esequie.
Così l’Elba, a pochi giorni dalla tragedia che si è consumata a Mola, dove lo scorso 4 aprile ha perso la vita il portoferraiese Andrea Senesi, si trova a dover fronteggiare un’altra terribile tragedia. Anche stavolta un incidente in moto. Sangue e lacrime macchiano l’asfalto. Già nella tarda serata di giovedì si sparge la notizia del tragico incidente di Procchio. E in tanti provano dolore per quanto accaduto a Luca Liperini.
Le origini di Livorno e il trasferimento all'Elba per lavoro
L’uomo, livornese, si era trasferito ormai da tanti anni all’isola d’Elba, dove lavorava come stagionale. In tanti lo ricordano come cameriere al ristorante Tahiti, a Procchio, dove era rientrato in servizio dallo scorso primo di aprile. Negli ultimi tempi aveva lavorato al Caffè del Porto, a Portoferraio. Un volto conosciuto.
Lascia la compagna Monica, lascia tre figli. Basta questo a dare la dimensione di una tragedia enorme per la piccola comunità di Procchio e dell’isola d’Elba.
Il dolore della comunità
«Quanto accaduto è un dispiacere enorme per la nostra comunità – commenta il sindaco del Comune di Marciana, Simone Barbi – non ho parole, posso solo stringermi ai familiari della vittima a nome dell’amministrazione che rappresento in questo momento di profondo dolore». Diversi nelle ultime ore i messaggi di cordoglio, in particolare sui social, delle persone che hanno conosciuto il livornese, ormai da anni un elbano a tutti gli effetti.
«Siamo davvero sconvolti da quanto accaduto, Luca ha lavorato con noi nel periodo invernale – racconta Roberto Damiani, titolare del Caffè del Porto, a Portoferraio – è sempre stato preciso e molto corretto sul lavoro. I suoi figli erano tutto il suo mondo. Davvero questa notizia per tutti noi è tremenda».
Emanuele Picchio, titolare del ristorante Tahiti a Procchio, ricorda il suo dipendente scomparso. «Per 12 anni ha lavorato con noi, dal primo aprile aveva ripreso servizio – racconta – perdo un fratello. Luca era grande in tutto, una risorsa per noi. Aveva un grande cuore. Quello che è successo è terribile».