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Territorio fragile

Maltempo in Toscana, un intero paese si mobilita per i lavori anti-frane

di Nilo di Modica

	Il territorio franato
Il territorio franato

L’unione sportivo organizza un’assemblea pubblica dei residenti della zona

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SAN MINIATO. Fare il punto di quanto accaduto in occasione dell’allerta meteo della settimana scorsa, quando il paese è stato ferito da una frana che ha costretto alcune famiglie a uscire di casa. E mettere anche in fila quell’insieme di piccoli e grandi lavori di riqualificazione e regimentazione delle acque che da tempo, nella frazione, vari residenti segnalavano come necessari. È questo lo spirito che ha mosso l’Unione sportiva Balconevisi a convocare un’assemblea pubblica dei residenti del paese nel comune di San Miniato per martedì 25 marzo alle 21,15 proprio al campo sportivo, con la collaborazione della parrocchia di Santa Maria in Valdegola, della Consulta e delle altre associazioni limitrofe.

Il perché

«Non vogliamo passare avanti a nessuno, ma da sempre oltre che di sport ci occupiamo della promozione e valorizzazione del paese – dice Paolo Nacci, dell’Unione sportiva Balconevisi –. Ci sono opere che da tempo sono state al centro delle osservazioni che negli anni sono emersi in occasioni delle riunioni della Consulta. Penso soprattutto alla regimentazione delle acque che attraversano le nostre colline per esempio. Al tempo stesso leggiamo che anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha chiesto ai sindaci di segnalare quali opere ritengono necessarie per consolidare e mettere in sicurezza il reticolo minore. Questo incontro serve per questo».

Cosa era successo

Ad allarmare la popolazione, in special modo, è stato quanto accaduto in via Castello, dove un’intera fila di case ha visto cedere terrazze e marciapiedi affacciati sulla vallata. Col risultato che sette famiglie sono state giocoforza allontanate dalle proprie abitazioni, che in certi casi vedono il terreno mancare fin quasi sotto le fondamenta. Situazione complicata che non potrà essere ripristinata fino alla messa a punto di costosi lavori di ricostruzione del ciglione. Quella stessa sera, venerdì 14 marzo, mentre imperversava il temporale, anche un’altra frana ha interessato la frazione in un altra zona, in fondo al paese, vicino al campo sportivo, coinvolgendo alcune aree coltivate. Ma, per fortuna, senza fare danni a strutture o abitazioni.

In ogni caso un colpo durissimo a un piccolo paese in cui tutti si conoscono e molti, adesso, stanno in apprensione. «La nostra intenzione non è né quella di fare allarmismo né di replicare, come alle volta accade, le dinamiche del consiglio comunale in un’assemblea locale – mette in chiaro Nacci –. In molti, però, credono sia venuto il momento di mettere in fila tutta una serie di ipotesi di lavoro per interventi che non sono più rinviabili, anche alla luce di queste bombe d’acqua che si fanno sempre più frequenti e ci parlano di cambiamenti climatici con cui tutti dovranno fare i conti. Esattamente come si fa in questi giorni per il fiume Arno, per il quale si elencano una serie di interventi che dovranno essere messi in conto per stare sicuri che certi eventi non si ripetano, così andrà fatto per i territori. Balconevisi inclusa». Da qui l’invito degli organizzatori a tutti i residenti a eseguire un controllo anche nei propri terreni e fabbricati, così da poter avere un punto di vista più ampio sulle varie criticità. 

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