Volterra, strada 68 riaperta ad auto e bus: controlli per il rispetto dei divieti
Via libera dopo l’ok dall’Università di Pisa che ha effettuato i test di staticità
VOLTERRA. Dopo aspettative, annunci e, ovviamente, qualche polemica, da ieri alle 13 la circolazione è ripartita sulla strada statale 68, nel punto vicino a Mazzolla dove in due mesi si sono verificate due frane. Parlare di ritorno alla normalità è impossibile. Il traffico è regolamentato da semaforo con senso unico alternato. E possono passare in quella parte di viabilità solo i mezzi con peso inferiore alle 3, 5 tonnellate, esclusi i bus del trasporto pubblico locale. La stessa situazione ipotizzata subito dopo il secondo cedimento. Identica modalità della prima riapertura quando, a fine anno, ci fu smottamento. La novità, semmai, è il controllo che è stato predisposto contro chi non rispetterà i divieti.
«In questa prima fase, il tratto interessato sarà sottoposto a sorveglianza attiva e dinamica da parte delle forze dell’ordine per garantire il rispetto delle limitazioni – dice il sindaco di Volterra, Giacomo Santi – . Nei prossimi giorni proseguirà il monitoraggio dell’intero fronte da parte dell’Università di Pisa, con un confronto quotidiano dei dati rilevati». Secondo l’inquilino di Palazzo dei Priori, questo «è solo l’inizio. Serve un impegno costante e congiunto con sindaci, enti, istituzioni e comitati per arrivare a una soluzione definitiva. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma questa riapertura rappresenta un primo passo importante. Continueremo a lavorare affinché si arrivi presto a un progetto strutturale che garantisca sicurezza e stabilità nel tempo».
Dal canto suo, l’Azienda nazionale autonoma delle strade statali (Anas) , che ha in carico la 68, sottolinea che «la riapertura è possibile per il ripristino di una bretella provvisoria realizzata a dicembre». E poi ripete quello che ha annunciato a gennaio: «È in progettazione un intervento più ampio di adeguamento del tracciato, già finanziato con fondi a valere sul contratto di programma stipulato da Anas con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti», la cui partenza dei lavori dovrebbe avvenire nella seconda parte di quest’annoi, dopo aver raccolto i pareri e le autorizzazioni del caso.
Quest’ultimo aspetto è centrale nella partita per quella che viene considerata tra le viabilità intorno a Volterra più importanti. Il collegamento tra il colle etrusco e la Valdelsa, infatti, ha bisogno di un progetto e di un intervento che ne metta al sicuro il tracciato, migliorando gli standard di sicurezza e offrendo a pendolari e turisti una strada in grado di garantire spostamenti in tempi brevi e senza il rischio di incidenti. Almeno non così frequenti come quelli sulla 68.
Da tempo la Valdicecina chiede un cambio di passo in questo senso. Da anni questa zona è al centro di polemiche e richieste a Regione e Provincia prima e ad Anas e governo poi di mettere mano a un tema centrale per lo sviluppo di questo pezzo di Toscana. Ora siamo al punto in cui la popolazione e le istituzioni si aspettano azioni concrete. Mentre il tessuto imprenditoriale teme che la stagione turistica possa soffrire anche a causa di questa situazione vicino a Mazzolla.
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