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Storico negozio chiude e la titolare lancia un appello: «Pronta a regalare i macchinari»

di Paola Silvi
Storico negozio chiude e la titolare lancia un appello: «Pronta a regalare i macchinari»

Pontedera, la regina di tortellini e ravioli lascia l’attività di via Saffi aperta da 59 anni

27 ottobre 2024
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PONTEDERA. «Era un bimbo quando accompagnavo qui la mia mamma. Ora come faccio? », dice Fabio mentre con il suo vassoio di agnolotti in mano, aspetta che Stefania esca dal laboratorio per abbracciarla. Ci sono 59 anni di storia in quella stretta forte e commossa. Sei decenni di tradizione che rischiano però di scomparire per sempre. «Nostro malgrado e per cause indipendenti dalla nostra volontà – si legge sul cartello appeso fuori alla vetrina – questo pastificio il 31 ottobre cesserà la propria attività».

Così la regina dei tortellini, dei ravioli, delle tagliatelle Stefania Ramacciotti che prepara l’impasto, modella la sfoglia e si muove infaticabile tra i macchinari dal 1978, dopo esser stata costretta a ritirarsi per motivi personali, è pronta a cedere l’attività e tutte le attrezzature al suo interno gratuitamente purché non si perda un pezzo di memoria e patrimonio pontederese.

«Mi dispiace troppo. Il negozio – racconta Stefania – è aperto dal 1965. Ci lavorava mia zia e quando i vecchi proprietari andarono in pensione lei lo rilevò e io subentrai come sua aiutante. Poi dal 2002 ho preso il suo posto. E adesso che dovrebbe esserci un nuovo passaggio di testimone non siamo riusciti a trovare qualcuno interessato. Anzi, una coppia c’era ma poi ci sono stati dei disguidi, nei quali non c’entriamo assolutamente niente, e la trattativa è sfumata».

Un sogno evaporato proprio sul più bello, quando mancava davvero poco alla salvezza della Pasta fresca. «Ancora non ci credo. È stata una delusione che va ad aggiungersi al dolore per l’addio», conferma l’artigiana. Un paradosso fra l’altro anche dal punto di vista economico. Perché in un momento in cui le saracinesche si abbassano per assenza di clienti, in via Saffi cala invece il sipario su un commercio fiorente, che non conosce crisi. Non solo generazioni di pontederesi hanno comprato le fettuccine e i ravioli di Stefania ma ogni giorno c’è la fila per portarsi a casa i risultati del suo magico impasto. «Sono piena di prenotazioni – continua – e in molti, quando hanno saputo che lascerò hanno già fatto le ordinazioni. Dicono che congeleranno i tortelli per non passare il Natale senza i miei prodotti in tavola».

Per Stefania sono soddisfazioni che si intrecciano però inesorabilmente al fiume di lacrime e nostalgia che affiora ogni volta che si ritrova a salutare un cliente. «Devo ringraziarli uno a uno. Ho provato sino alla fine a non chiudere. Ma, nonostante la passione e l’amore per questo lavoro sia rimasta uguale a quando avevo 20 anni, ora ne ho 67 e ho bisogno di ridurre la fatica», sussurra. In realtà a febbraio, dopo che aveva comunicato al proprietario dei locali la disdetta un paio di mesi prima, Stefania aveva conosciuto degli acquirenti disposti a subentrare all’affitto del fondo e all’attività. Sembrava andare tutto a gonfie vele, «i nuovi titolari avevano incontrato anche il proprietario del negozio e – spiega – avevano accettato pure l’aumento dell’affitto. Poi c’è stato un’altra riunione a cui non ho assistito e la situazione è degenerata. I primi hanno rinunciato e il proprietario pare non abbia più intenzione di affittare. Così non ho più margine, fra pochi giorni devo lasciare. È stata una doccia fredda che non mi meritavo».

Il tempo stringe e per evitare che oltre mezzo secolo di storia svanisca nel nulla, Stefania lancia l’ultimo, disperato appello. «Chi fosse interessato – dice – a far partire un nuovo pastificio, ovviamente in un altro spazio, può avere il mio materiale in regalo, da utilizzare con cuore e anima. Unica condizione inserire nella nuova avventura anche la mia collaboratrice Sabrina che conosce tutti i segreti del lavoro».

Al fianco di Stefania anche l’amministrazione comunale. «Ci associamo al grido della storica artigiana – conclude l’assessore al commercio Alessandro Puccinelli – e ci siamo attivando con le associazioni di categoria per capire come essere d’aiuto».

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