Maltempo
Pontedera, otto donne fanno le mental coach: «Con noi i risultati migliorano, ecco perché la motivazione conta»
L’esperienza della Mtc Consulting, azienda tutta in rosa, di Michela Trentin scelta da decine di importanti imprese italiane
PONTEDERA. In un mondo ideale, un’azienda vede le opportunità nei cambiamenti, sa innovare rispettando i valori su cui poggiava la sua stessa fondazione e trasforma l’armonia interna in competitività d’insieme. Nel mondo reale, questa azienda non solo esiste ma non ha neppure bisogno di forzare le teorie legate alle politiche di genere. Si chiama Mtc Consulting, ha 15 anni, si trova in piazza Nilde Iotti, è guidata da Michela Trentin e l’intero personale è in rosa. Attualmente sono otto e sono tutte donne. «Siamo specialisti in formazione e consulenza alle aziende e ai professionisti. Il nostro metodo – spiega la fondatrice Michela Trentin – lavora in modo mirato sulla mentalità di una persona e di un’azienda attraverso tre fasi consequenziali: l’assessment, test per la valutazione del potenziale, la progettazione e l’allenamento. Mappiamo le aree aziendali e le competenze di ogni risorsa per individuarne e potenziarne i punti di forza o identificarne e migliorarne eventuali criticità. Vogliamo insomma creare una cultura organizzativa orientata alle persone e in grado di enfatizzare il lavoro di squadra per ottenere prestazioni di elevata qualità».
E il fatto che queste professioniste siano tutte donne aiuta a cambiare lo sguardo sul mondo imprenditoriale e ad aprirsi alle nuove generazioni. «Nella vita, come nel lavoro – conferma Trentin – contano le leve motivazionali. Un equilibrio tra le soddisfazioni professionali e il resto. Siamo lontani dalla vecchia filosofia del più lavori, più sei bravo. Non conta il tempo che passi in azienda ma semmai il senso di appartenenza e la visione globale». Così alla Mtc Consulting puntano sull’allenamento guidato da chi ha esperienza, il cosiddetto coach, focalizzandosi sulla fiducia in sé e negli altri, sulla leadership, nel loro caso specifico totalmente femminile, e sulla capacità di visualizzare prima e raggiungere poi gli obiettivi. «Organizziamo – racconta l’imprenditrice – sessioni formative in aula e all’esterno ma anche momenti di gaming perché abbinare la teoria alla pratica in modo divertente e ludico è la soluzione migliore per riconoscere, comprendere e apprendere al meglio le dinamiche e i ruoli aziendali».
Dall’app per cellulare che in maniera interattiva aiuta a trasformare le abitudini negative alle attività come il rugby, il golf e la vela. «L’idea – spiega – è quella di motivare il team di lavoro, aumentarne il coinvolgimento in azienda e rinforzare le relazioni tra le persone con lo scopo di alzare le performance. Portiamo le persone a sperimentare la potenzialità di “essere” una squadra, applicando i concetti del rugby, attraverso chiarezza di ruoli, lealtà, rispetto, tecnica, coraggio, passione, responsabilità e voglia condivisa di arrivare alla meta. Ma conduciamo i gruppi aziendali anche in barca a vela per spiegare le affinità che ci sono tra la gestione di un equipaggio e quella manageriale o al parco avventura o sul campo da golf, disciplina che richiede molta concentrazione e attenzione, ma anche in cucina per accrescere la collaborazione. Sommettiamo sulle competenze trasversali».
Ma c’è di più. Non sono la realtà pontederese negli ultimi anni ha raddoppiato il numero delle dipendenti ma è stata scelta da decine di importanti imprese italiane, come la Carapelli, la Mitsuba, la Savini Tartufi, la Novartis e la Piaggio, tanto per citarne alcune. E, ciliegina sulla torta «abbiamo aperto – conclude Michelin – un’altra area, quella della selezione del personale».