Sipario su Nadia Mercerie, il negozio era attivo dal 1936
Chiude definitivamente i battenti un pezzo di storia del commercio calcinaiolo La titolare: «Non sono triste, è stato bello. Ora avrò più tempo per me»
CALCINAIA. «Sono felice. Potrò godermi al massimo la mia famiglia e sfruttare tutto il mio tempo libero. Non voglio che sia un momento triste, non ci sono motivi per cui dispiacersi». La voce squillante, la risata facile e un modo di fare gentile e cordiale. Per Nadia Bertelli, 72 anni, storica commerciante di Calcinaia, il 2020 si apre nel segno di una nuova vita.
Le giornate passate dietro al bancone della sua merceria in via Vittorio Emanuele ormai sono solo un ricordo. L’attività ha chiuso i battenti dopo 83 anni di storia. «Nel 1936 ad aprirla fu Corrada Falaschi, zia di mio marito Leopoldo. Poi, nel 1982 è diventata mia. Sono sempre stata sola in negozio – racconta ancora Nadia - e nel cuore mi porterò un sacco di ricordi straordinari». La Merceria Nadia Intimo ha rappresentato molto di più di un’attività commerciale per Calcinaia. Era una sorta di punto di riferimento, un angolo di storia e tradizione che trasudava valori del passato. «Ne ho passate parecchie - prosegue la 72enne originaria di Pontedera – e ho vissuto tutte le evoluzioni del commercio. Fino all’epoca moderna, fatta di tecnologia, burocrazia e grande distribuzione. Tre fattori che sicuramente hanno influito sulla mia decisione di chiudere tutto. Probabilmente non è più il mio tempo, è giusto che mi faccia da parte». Nadia Bertelli, dopo tanti anni passati a lavorare in una grande azienda di Pontedera, in età matura scelse di cambiare vita e piazzarsi al comando della merceria di Calcinaia. Una decisione importante, che però l’ha pienamente ripagata. Prima di tutto dal punto vista umano. «Avere un negozio in un piccolo paese come Calcinaia – spiega – vuol dire vivere da vicino la quotidianità della gente. Qui ci conosciamo tutti, c’è un clima familiare e accogliente. In questi anni ho sempre visto i clienti come una parte della mia famiglia. Alla fine la maggior parte del tempo l’ho passato proprio a contatto con le persone che venivano a fare acquisti. Nascono amicizie, ci si scambiano confidenze, si instaura un rapporto profondo e duraturo».
Il fondo in via Vittorio Emanuele, di proprietà della commerciante, quindi, rimarrà vuoto. «Qualcuno ha chiesto informazioni per prenderlo, ma sono state solo chiacchiere. Ma a me non importa. Anche se mi piacerebbe vederci sbocciare un’altra attività. Ai giovani che decidono di affacciarsi al mondo del commercio – conclude Nadia Bertelli – dico solo di avere fantasia e coraggio. Solo così è possibile togliersi soddisfazioni in un settore sempre più difficile, come quello della vendita al dettaglio. Io ho fatto la mia parte, cercando sempre di svolgere il mio lavoro nel miglior modo possibile. Ora è il momento di tirare il freno e godersi un po’ di riposo». —
Tommaso Silvi