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Tutti al mare (a novembre) in Toscana, il meteorologo: «Ancora sole, ma l’acqua calda causa eventi estremi». Le previsioni

di Martina Trivigno

	Il litorale il primo novembre a Livorno (a sinistra, foto Franco Silvi) e a Marina di Carrara (a destra, foto Massimo Matelli)
Il litorale il primo novembre a Livorno (a sinistra, foto Franco Silvi) e a Marina di Carrara (a destra, foto Massimo Matelli)

Ponte di inizio novembre “fortunato”, Torrigiani (Lamma): «La crisi climatica è una realtà: dobbiamo adattarci»

01 novembre 2024
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I più organizzati hanno portato l’ombrellone e il lettino. Chi ha improvvisato, invece, si è accontentato di un telo steso al volo sulla sabbia. Tutti, però, non hanno saputo rinunciare al richiamo della “novembrata”. E anche chi aveva già riposto il costume nell’angolo più recondito dell’armadio, lasciando spazio al cappotto, alla fine si è lasciato andare a un bagno di sole (oltre che in mare con tanto di maschera e boccaglio).

Da Marina di Grosseto a Marina di Massa – passando per l’Elba, Livorno, Castiglioncello, Marina di Pisa e Viareggio – le temperature primaverili hanno fatto quasi dimenticare che ieri fosse il primo giorno di novembre e soprattutto che tra poco meno di due mesi sarà Natale. Ed ecco i bambini felici a giocare con la palla sul bagnasciuga, mentre i genitori si godono il relax, sul volto un tepore gentile.

L’esperto

Tommaso Torrigiani Malaspina, meteorologo del Consorzio Lamma, spiega che questo “ponte” di inizio novembre sarà fortunato: anche oggi (2 novembre) e domani (3 novembre), infatti, le condizioni meteo resteranno stabili. «Saranno giornate prevalentemente soleggiate – sottolinea il meteorologo – sia per questo weekend che per buona parte della prossima settimana. E soprattutto nella giornata di domani (2 novembre) e anche di domenica avremo ancora condizioni favorevoli per stare in spiaggia. Domani (oggi, 2 novembre) i venti saranno deboli, ma sulla costa soffierà un leggero scirocco che renderà l’aria un po’ più umida: potremo assistere, quindi, al transito di qualche debole velatura, mentre domenica (3 novembre) faranno la comparsa venti deboli di grecale: non è da escludere che la giornata sia ancora più soleggiata».

Le temperature

Nell’entroterra toscano, invece, le temperature raggiungeranno valori anche intorno ai 25° C, mentre sul mare si attesteranno sui 20-22° C. «Le temperature continueranno a essere superiori alle medie stagionali, in particolare le massime – prosegue Torrigiani –. Nell’entroterra, invece, le minime stanno iniziando a calare un po’, ma si tratta sempre di valori abbondantemente sopra lo zero». Tuttavia, il pensiero non può che correre a una settimana fa quando parte della costa toscana fu flagellata dal maltempo con esondazioni e danni ingenti ad abitazioni e aziende. «Sono gli effetti del cambiamento climatico che oggi non si limita soltanto all’aumento delle temperature ma sta modificando anche alcuni aspetti del clima e della meteorologia – spiega il meteorologo del Lamma –. Uno degli allarmi è l’aumento degli eventi estremi così come l’aumento dei periodi di siccità e le precipitazioni concentrate in periodi sempre più brevi e quindi sempre più intense. Un altro allarme che è stato lanciato riguarda il fatto che i Paesi del Mediterraneo sarebbero stati quelli più soggetti agli effetti del cambiamento climatico. Basti pensare alla perturbazione che abbiamo avuto in Italia dieci giorni fa o quella che si è abbattuta adesso sulla Spagna: in linea di principio sono perturbazioni isolate che sempre ci sono state. Il problema, però, è che quest’anno nel Mediterraneo abbiamo temperature record, molto superiori alle medie, e i sistemi precipitativi hanno la possibilità di avere molta più energia».

Il mare

«Sempre il Mediterraneo sta avendo un’ondata di calore marino, due-tre gradi sopra alle medie, che si traduce in due aspetti – conclude Torrigiani –: da un lato nel prolungamento della stagione mite soprattutto sulla costa, dall’altro lato il Mediterraneo fornirà sempre maggiore energia per i temporali intensi: di conseguenza le località costiere saranno sempre più di frequente interessate da una probabilità di eventi estremi. Ormai siamo in una fase in cui dobbiamo adattarci perché la crisi climatica è una realtà».

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