Grosseto, cane rischia di annegare nel fosso: istruttore cinofilo si lega con una corda al guardrail e lo salva
Il cucciolo è stato restituito alla padrona e sta bene. Il racconto dell’intervento di Manuel Bordo
GROSSETO. Un cucciolo di cane finisce in un fossato profondo e pieno d’acqua putrida e lui si lega con una fune e si cala dentro per salvarlo. Si chiama Manuel Bordo, è un istruttore cinofilo e membro del direttivo della Scuola cinotecnica italiana che sorge proprio lì di fronte. Una volta in acqua, afferra il cagnolino che è allo stremo delle forze e lo riporta vivo alla padrona. Storia a lietissimo fine quella successa ieri mattina, venerdì 1 novembre, davanti al centro commerciale Aurelia Antica. E nata da un “inseguimento”.
Sono le 10, 30 quando un gatto randagio, solitamente accudito da alcuni negozi dello shopping center, gironzola sornione per i parcheggi. A un certo punto arriva una cliente, alla quale scappa il cane dalla macchina (o dalle mani). È un cucciolo di “shar pei”, razza di origine cinese il cui manto è contraddistinto dalle famose rughe che provocano sinuose e morbidissime onde nella pelle. Il quattrozampe si mette a rincorrere il gatto, ma mentre l’astuto felino riesce a divincolarsi, il cucciolo di cane sbanda e finisce in un fossato. Scivola in un canale pieno d’acqua e circondato di erbacce. Succede subito dopo il Casalone in direzione Principina a mare, sulla strada Aurelia Antica. Sulla sinistra c’è il centro commerciale con i suoi parcheggi. E e c’è anche questo fossato delimitato da un guard rail. Sfrecciando con la macchina non ce ne rendiamo conto, ma se ci affacciamo scopriamo che è profondo e pieno d’acqua, invaso da erbacce alte e cannucce.
Il cane piomba lì dentro e rischia di annegare. Se ne accorgono in molti. I negozianti vicini, i clienti e gli automobilisti che passano. Tutti lì a guardare e a cercare di capire come tirar su l’animale; la padrona è disperata perché calarsi giù è un’impresa. E qui ci mette lo zampino la fortuna: perché proprio lì davanti, affiancata al Casalone, sorge la scuola Cinotecnica. Una struttura che offre tutti i tipi di addestramento sia sportivo che sociale e tutti i percorsi di educazione di base per cani. Un cliente della scuola, che ha appena portato il suo cane in stallo, appena esce si accorge dello shar pei precipitato lì di fronte e chiama subito Manuel Bordo, 37enne istruttore cinofilo che si occupa della formazione e dell’addestramento alla scuola Cinotecnica. «C’è un cucciolo in difficoltà». Lui si precipita.
«Questo ragazzo – racconta Manuel al Tirreno – mi dice che questo cagnolino era finito lì dopo essere scappato alla proprietaria per correre dietro a un gatto, e mi propone di andare lì con una corda. Così faccio, vado e mi lego con una corda al guard rail, calandomi nel fosso».
L’acqua gli arriva al petto. Il cucciolo è lì dentro impaurito, annaspa e rischia di affogare. La padrona, mentre Manuel scende, lo mette in guardia: “Occhio che morde”, ma tutto va nel verso giusto: «quando lo afferro lui si fa prendere subito, nonostante gli shar pei siano per natura diffidenti».
Alla fine il cane ha avuto fortuna. Ha beneficiato della vicinanza della scuola Cinotecnica e della generosità (e dell’esperienza) di Manuele Bordo. Il quale ha 5 cani, ama il suo lavoro, è diventato istruttore cinofilo dopo anni sul campo. Il salvataggio è andato bene, a parte il fatto che il fossato era «putrido», sporco, maleodorante. «Appena uscito sono corso a lavarmi», conclude lui.
Il cucciolo è stato restituito alla padrona e sta bene. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco, anche se Manuel aveva già messo a segno la sua impresa.