Il Tirreno

L'appello

La frana sul Montalbano ha distrutto la sua azienda di piante grasse: «Due milioni per ripartire, a 60 anni non so cosa fare»


	Paolo Drovandi, a dx le sue serre travolte dalla frana
Paolo Drovandi, a dx le sue serre travolte dalla frana

Quarrata, il dramma di Paolo Drovandi, le sue serre sono state travolte dal fango: «In pochi minuti cancellato il lavoro di 40 anni»

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QUARRATA. Scoramento e cuore pieno di gratitudine. Dopo la frana che ha distrutto la sua azienda, la solidarietà ricevuta gli sta dando forza, nel momento in cui, guardando in faccia la dura realtà, sta valutando cosa fare della sua attività, della sua grande passione: le piante grasse. Lui è Paolo Drovandi, che pochi giorni fa ha visto travolte dal fango le sue serre piene di preziose e anche rare piante grasse, a Forrottoli, sulle colline del Montalbano quarratino. Un disastro che ha messo in ginocchio un punto di riferimento per la biodiversità e una delle eccellenze del vivaismo pistoiese.

«In pochi minuti la frana ha cancellato il lavoro di 40 anni – spiega Paolo Drovandi – Mi preme davvero ringraziare tutti coloro che ci stanno supportando in questo momento così difficile. Colleghi vivaisti che hanno messo a disposizione le proprie strutture, amici vicini e lontani, la Coldiretti, in particolare i giovani per la loro iniziativa “Fuori dal fango”, il circolo Acli, la parrocchia e tutti coloro che con la loro attività e le loro donazioni si stanno adoperando in vari modi a fare spazio nel fango, per rientrare in casa. Questa solidarietà riempie il cuore e dà sollievo in una situazione che, altrimenti, sarebbe insostenibile».

Drovandi ha presenti le difficoltà che lo attendono: «Ripulire tutto, ripristinare i terrazzamenti, comprare nuove serre e poi “rifare” la collezione di piante grasse. Operazioni che necessitano di tempi non brevi e di risorse ingenti: ho stimato un paio di milioni di euro. L’idea di intestarmi mutui è una decisione da ponderare attentamente. Io ho quasi 60 anni... Intanto, anche grazie alle donazioni, stiamo togliendo fango. La mia speranza è di trovare le forze e la possibilità di continuare a lavorare con le mie piante grasse, la passione della mia vita».