«Sapevo che quella era la cosa giusta da fare e non volevo avere una vittoria macchiata»
Si autodenuncia dopo il salto di una porta: il racconto del 16enne Michele Vivalda
ABETONE. Si sta ancora meravigliando di come una decisione per lui così normale abbia creato una eco così clamorosa. Eppure, Michele Vivalda, 16 anni, del Sestriere, negli ultimi giorni è stato tempestato di richieste di interviste e telefonate a livello nazionale per quel gesto di fair play, di autodenuncia con relativa squalifica, compiuto mercoledì scorso, durante le gare nazionali del “Pinocchio sugli sci”, che si sta svolgendo in questi giorni all’Abetone.
«Sono arrivato in fondo alla gara – racconta il giovane atleta – e ripercorrendo il percorso con la mente mi sono reso conto che qualcosa non mi tornava. Ho voluto rivedere il video e mi sono accorto di aver saltato una porta. Allora sono andato dal mio allenatore e, spiegata la cosa, assieme siamo andati dalla giuria per ammettere l’errore. Lo sapevo che sarei stato squalificato, ma sapevo che era la cosa giusta da fare e non volevo una vittoria “macchiata”».
Michele Vivalda gareggia per lo Sci club di Sestriere e la gare in questione era la seconda manche del gigante della categoria Allievi. Non era tra gli squalificati e con quel successo sarebbe passato alle finali internazionali. Ma la sua decisione è stata irremovibile. «Non ho avuto un minimo di titubanza – racconta– e anche il mio mister mi ha detto che stavo facendo la cosa giusta».
Ma il giovane sciatore era ignaro di cosa avrebbe vissuto nei giorni successivi. «Per me è stato tutto normale – ammette – e nonostante la squalifica meritata ero tranquillissimo. Solo in queste ultime ore comincio a rendermi conto del significato di questa decisione. A tal punto che in tanti mi hanno detto che non l’avrebbero fatto. Ma io non sono pentito, so che è stato giusto così».
Michele non ha ricevuto solo i complimenti dal suo sci club, da parenti e amici, ma addirittura una lettera dal presidente della Federazione italiana sport invernali, Flavio Roda che si è complimentato con lui e con il suo allenatore.
«Ma anche dai miei importanti sponsor – aggiunge – i quali mi hanno contattato per dirmi che è stato un ottimo esempio da vero atleta e che non se ne vedono molti di atleti che fanno un gesto simile».
Il giovane piemontese non era nuovo al “Pinocchio sugli sci”. «Alcuni anni fa – ricorda– nella categoria Ragazzi sono arrivato al secondo posto alle finali nazionali e al primo in quelle internazionali».
Il suo gesto ha reso fieri anche i genitori. «Da genitori – conferma la madre – abbiamo avuto la riprova che abbiamo fatto un buon lavoro con Michele».
Nato in una famiglia di sportivi, Michele è il primo che ha scelto lo sci fin dall’età di tre anni. E non era nuovo al “Pinocchio sugli sci”. «Alcuni anni fa – ricorda – nella categoria Ragazzi sono arrivato al secondo posto alle finali nazionali e al primo in quelle internazionali». Ad Abetone ora sarà sicuramente ricordato per aver vinto la gara più importante, quella della lealtà sportiva.
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