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Calcio: Serie B

Pisa, mister Inzaghi preferisce la cautela: «Risposte importanti, ma è lunga...»

di Andrea Chiavacci
La squadra nerazzurra (foto Fagiolini/Silvi)
La squadra nerazzurra (foto Fagiolini/Silvi)

Il tecnico non si distrae anche se la squadra vola e ora il vantaggio ha preso corpo: «Dobbiamo guardare avanti e non sederci sul margine che abbiamo sullo Spezia»

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PISA. Il Pisa vola sempre più in alto dopo il 2-1 con la Carrarese. Il Sassuolo capolista resta a portato di mano, -3, ma soprattutto il vantaggio sullo Spezia terzo in classifica diventa di 7 punti e quello sulla Cremonese quarta è sempre di 13 lunghezze.

Se pensiamo che un anno fa la prima in classifica, il Parma con 45 punti, aveva un punto in meno del Pisa di oggi, 46, riusciamo a capire ancora meglio lo straordinario percorso dei nerazzurri. Filippo Inzaghi, che sei anni fa a Benevento era primo con 50 punti e ha conquistato la Serie A, sa quanta pazienza ci vuole ancora per arrivare al grande traguardo. Ma sa anche che serate come quella di lunedì scorso possono essere un vero e proprio spartiacque. «È una vittoria che vale triplo perché la Carrarese si è confermata una delle sorprese del campionato – dice dopo l’acuto dei suoi – ci ha impensierito tanto e dobbiamo fargli i complimenti. Sono per noi tre punti molto importanti per la classifica. Al di là del vantaggio che abbiamo sullo Spezia dobbiamo guardare avanti. Il campionato è lunghissimo, mancano ancora tante giornate ma questa vittoria, e anche quella di Genova, sono risposte importanti per me. Da squadra vera».

Inzaghi ha analizzato il derby con la Carrarese sottolineando quello che gli è piaciuto di più e quelli che sono gli aspetti da migliorare. «Non è stato il solito Pisa scintillante ma è normale che sia così – ha spiegato – è difficile giocare sempre al massimo come contro il Sassuolo. Nel primo tempo la squadra mi è piaciuta molto. Nella ripresa avevo la sensazione che non avessimo la stessa veemenza del primo tempo e infatti abbiamo preso gol in contropiede dopo una rimessa nostra in zona d'attacco. Non possiamo incassare reti così. Però devo dire che ancora una volta la gente fresca che è entrata in campo ci ha dato il cambio di passo. Vittoria sofferta ma meritata».

Inzaghi ammette come la squadra sia più brava quando deve attaccare rispetto a quando deve spingere e che sta bene sia a livello mentale che fisico. «Loro nel primo tempo lanciavano spesso questi palloni lunghi perché costretti dalla nostra pressione asfissiante. Siamo una squadra che non ha l'attitudine ad amministrare le partite. Vedere gli ultimi minuti con gli attaccanti che andavano di nuovo a pressare nella loro area mi fa capire che ci siamo. Ero preoccupato per la sosta, è stata una settimana molto lunga. Avevo paura che ci portasse un po' di apatia. La squadra mi è piaciuta tanto anche nella sofferenza». Inzaghi parla anche dei due gol arrivati a gioco fermo: «Sulle palle inattive stiamo migliorando sia in fase difensiva, dove siamo cresciuti molto, sia in quella offensiva, dove riusciamo a anche a segnare. Fin da Bormio ho dovuto lavorare soprattutto su altri aspetti e meno sulle palle inattive, che sono un mio cruccio, ma ci stiamo lavorando ora e abbiamo visto anche stavolta quanto sono state importanti le palle inattive per risolvere partite come questa. Siamo stati bravi a limitarli sulle palle inattive dopo che all'andata ci avevano impensierito spesso».

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