Maratona di Pisa, in 4000 al via da 80 nazioni: i vincitori. La dedica speciale all'ingegnere morto a Bali
Come sempre ha vinto la passione dei runner e anche quella dei volontari: il racconto
PISA. Lo scenario suggestivo di una delle piazze più belle del mondo, illuminato da una bella giornata di sole, ha fatto da sfondo all'arrivo della venticinquesima edizione della Maratona di Pisa. Una competizione che ha visto coinvolti circa quattromila runner provenienti da 80 nazioni diverse. In circa duemila hanno corso la maratona, 1.700 la mezza maratona e circa 300 appassionati si sono dati appuntamento per la family run di quattro miglia.
I vincitori
Come sempre ha vinto la passione dei runner e anche quella dei volontari. In tanti, infatti, fin dalle prime luci dell'alba hanno iniziato a transennare e ad allestire le attrezzature necessarie sui vari percorsi dal centro fino al litorale. Il successo in campo maschile è andato all'atleta romano Luca Parisi della Etrusca Asd con il tempo di 2:21:49. Al secondo posto il vincitore dello scorso anno Khalid Jbari, con 2:24:13, dell'Athetic club 96 Alperia, mentre sul gradino più basso del podio si è piazzato Fabio Lusuardi della Calcestruzzi Corradini con il crono di 2:26:53. Parisi a fine gara ha esternato la propria gioia. «Venivo dal giro di Reggio Emilia della scorsa settimana in cui mi ero ritirato al quattordicesimo chilometro a causa del freddo - ha detto Parisi- . Un contadino mi aveva dato un passaggio in auto e portato in un ospedale da campo lì vicino. Non è stato facile preparare la Maratona di Pisa dopo questo episodio, il tempo a disposizione era poco. Ho dovuto contattare gli organizzatori in fretta e furia e trovare i treni e gli hotel. Alla fine sono partito il sabato in treno con degli amici. È stata un po' un'avventura, però è andata bene e sono contento».
In campo femminile il successo è andato all'ungherese Tunde Szabo in 2:43:01. Dietro di lei le britanniche Melissah Gibson, 2:44:04, Georgie Bruinvels, 2:44:47, e Rebecca Hilland in 2:45:45. Al quinto posto, prima delle italiane, Sarah Giomi della Cus Pro Patria Milano.
Nella mezza maratona maschile il primo a tagliare il traguardo a due passi dalla Torre Pendente è stato Marco Zanni del Team Misano in 1:09:08. Secondo Patrick Francia dell'Atletica Reggio, terzo Nicholas Bouchard dell'Atletica Saluzzo. Tra le donne ha vinto Enrica Bottoni della Calcestruzzi Corradini in 1:18:41. Seconda Mohamud Hodan dell'atletica Castello, terza la portacolori di Malta Lisa Marie Bezzina.
La dedica speciale
Bella l'iniziativa del gruppo Gianca 4 ever che ha voluto ricordare Giancarlo Zicari, il 49enne nato a Matera ma pisano d'adozione morto a Bali il 4 agosto scorso mentre si trovava in vacanza, alla family run. Un gruppo di ben sessanta persone con una maglietta dedicata al loro amico. Zicari era un ingegnere che aveva partecipato alla maratona di Roma e sognava di correre a New York. Uno dei runner del gruppo ha letto un breve messaggio, a nome di tutti gli amici, dopo aver tagliato il traguardo: "Giancarlo, oggi a Pisa hai camminato con noi in questa bellissima passeggiata. Ti porteremo con noi ovunque e per sempre. Ti vogliamo bene".
La soddisfazione
Soddisfazione da parte degli organizzatori dell'associazione 1063AD. Cesare Monetti, responsabile della comunicazione della Maratona di Pisa, ha fatto il punto della situazione: «Venticinque edizioni sono un bel traguardo ma anche un punto di partenza. Una maratona con quattromila iscritti garantisce un ritorno importante a livello economico e turistico. Significa portare 10-12mila persone in città in un fine settimana di bassa stagione, con circa due-tre milioni di euro di incasso tra alberghi e ristoranti. Abbiamo voluto creare un puzzle in Piazza dei Miracoli con tutte le bandiere delle 80 nazioni presenti alla Maratona per creare la foto copertina di questa edizione. Forte la presenza di atleti europei ma anche da altre parti del mondo. Nuova Zelanda, Hong Kong, Brasile, Thailandia e tanti altri. Questa corsa vuol lanciare anche un messaggio di aggregazione tra i vari popoli».