Pisa, geometra condannato per le troppe “pause caffè”: dovrà risarcire la Regione
Dovrà pagare 5. 625 euro, somma fissata in primo grado e confermata in appello
PISA. Confermata in appello la condanna a risarcire la Regione per gli episodi di assenteismo addebitati al geometra Pier Luigi Frustaci, 64 anni, di Pisa, all’epoca dei fatti dipendente del Genio civile di Massa.
La somma fissata in primo grado e ribadita in appello è di 5. 625 euro. Soldi che il geometra è stato condannato a pagare sotto la voce di danno erariale secondo la sentenza della Corte dei conti replicata in termini di importo e responsabilità nel merito anche dai giudici di secondo grado.
Frustaci fa parte della schiera di dipendenti del Genio civile finiti sotto inchiesta con l’accusa di essersi assentati dall’ufficio durante l’orario di lavoro
La difesa del personale coinvolto è stata quella di giustificare «le assenze brevi (entro i 15 minuti) riconducendole alle “pause caffè”, di fatto ammesse sulla base di taciti accordi con la dirigenza per le quali il sistema marcatempo non prevedeva alcun specifico codice e che le uscite per missioni e/o servizi all’esterno venivano registrate solo dopo alcuni giorni, con il rischio di imprecisioni sui luoghi e sull’orario delle stesse, a causa della farraginosità della procedura autorizzatoria» si legge nella sentenza.
Frustaci e colleghi sono stati condannati in primo grado dalla magistratura contabile a risarcire alla Regione Toscana, a titolo di dolo, sia il danno patrimoniale, causato per gli emolumenti percepiti nelle ore di assenza occultate, che il danno all’immagine.
Una somma che viene confermata anche in appello ai danni del geometra accusato di aver fatto troppe pause caffè retribuite.
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