Il Tirreno

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Le indagini

Lucca, sedicenne picchiato dal branco di ragazzini: il perché dell'aggressione e l'identificazione dei violenti

di Pietro Barghigiani

	Volante dei carabinieri (foto archivio)
Volante dei carabinieri (foto archivio)

L’aggressione di sera con il ragazzino che è finito in ospedale.

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Lucca Una parola fraintesa o volutamente usata a pretesto per iniziare un’aggressione che per alcuni minuti ha trasformato l’area tra piazza Napoleone e piazza del Giglio in un ring. Solo che non erano in due a sfidarsi. In campo c’erano almeno cinque, sei ragazzi, all’apparenza minorenni, contro un 16enne, lucchese, sopraffatto quasi subito e a cui non è stato risparmiato niente neppure quando è finito a terra. Calci e pugni dopo averlo spinto sul selciato. Una sequenza scomposta a cui avrebbero contribuito tutti i componenti del branco, rapido nello scomparire in fuga dalle luci dei lampioni prima dell’arrivo dei carabinieri.

L’aggressione

Sabato, ore 22, 30 circa, area Grand Universe Lucca (ex Hotel Universo). Due amici stanno camminando quando si imbattono in un gruppo di ragazzi vocianti. Lo scambio non è quello dei saluti. La voce secondo cui ci sarebbe stato un riferimento omofobo non viene confermata dai carabinieri. È certo invece, l’assalto del branco contro il 16enne, mentre l’amico resta sotto choc. Sono pochi attimi che diventano un incubo per il ragazzo che prima viene spintonato e nel tentativo più di ripararsi che di reagire, non riesce a schivare i colpi che arrivano da più parti con la velocità di una scarica elettrica. Cade a terra e non si rialza. Ce la fa solo quando smettono di picchiarlo. Scappano prima che i passanti possano tentare un intervento. Una scazzottata a violenta e a senso unico.

I soccorsi

Dalla centrale operativa del 118 arriva un’ambulanza della Misericordia di Lucca. Il personale sanitario medica sul posto il ragazzo per diversi traumi e il codice di trasferimento al pronto soccorso è giallo. Non proprio banale. Raggiunto dai genitori al San Luca, il 16enne viene dimesso dopo qualche ora.

Le indagini

Il picchiato e il suo amico sono stati sentiti in nottata dai carabinieri che hanno acquisito una serie di informazioni sommarie per capire il contesto in cui è maturata l’aggressione.

Non ci sarebbero questioni serie in sospeso. Solo la voglia di attaccar briga e menare le mani gratuitamente da parte del branco. Le telecamere della piazza sono la base di partenza per dare un nome e un volto ai componenti la banda in attesa della denuncia da formalizzare in giornata da parte dei genitori per conto del minorenne.

Vandalismi

Intorno alle 1, 15 la zona è tornata a popolarsi di balordi. Non è detto che fossero gli stessi del pestaggio contro lo studente. Di sicuro un gruppetto di ragazzi ha iniziato a fare rumore prima prendendo una sedia all’esterno dell’hotel per scaraventarla addosso a un ragazzo in via Beccheria e poi sono andati nei cestini dei rifiuti per tirare fuori le bottiglie di vetro e spaccarle in terra.

«Li ho visti in lontananza e mi sembravano alterati – racconta Simone Costa, uno dei titolari della vicina pizzeria “Da Umberto” – . Erano diretti verso piazza San Michele».
 

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