Parà, nuovo comandante della Folgore
Al vertice della Brigata il generale D’Addario. Potenziate le attività alla Gamerra, centro d’addestramento unico in Italia
PISA. Un cambio nel segno del potenziamento quello avvenuto ieri alla caserma Gamerra di via di Gello, la casa madre dei paracadutisti. Una festa della Toscana, visto che quasi tutti i circa 5mila paracadutisti italiani sono dislocati nella nostra regione e lo saranno sempre di più con l'inserimento in questo corpo speciale di tre nuove realtà: il terzo reggimento Savoia Cavalleria di Grosseto, il 184/o reggimento Artiglieria di Bracciano e il battaglione Logistico che ha sede sull'Aurelia, alle porte di Pisa. Così la Scuola Paracadutisti di Pisa (Capar) sì rimodula per accogliere questi nuovi ingressi, insomma per fare da chioccia a un numero sempre maggiore di allievi che qui si perfezioneranno per rientrare poi nei reparti di appartenenza.
È in questo segno - ecco la ragione per cui la cerimonia si è svolta a Pisa invece che a Livorno, sede del comando della Brigata - che è avvenuto il passaggio al vertice della Folgore, con l'arrivo del generale Lorenzo D'Addario, 49 anni, fiorentino, che subentra al generale Massimo Mingiardi che lascia dopo 18 mesi per passare alla Scuola di cavalleria e fanteria di Cesano di Roma e che ha avviato il processo di trasformazione della Scuola di via di Gello.
L'altra novità, oltre al potenziamento della Scuola di paracadutismo, nell'ottica della riorganizzazione, proprio per dare più snellezza e dinamicità al Corpo, riguarda il 185/o reggimento e il Col Moschin che passeranno sotto il comando di un nuovo generale che sarà presto nominato dai vertici della Difesa.
«Per me – ci ha detto il nuovo comandante D'Addario – approdare al vertice della Folgore è il sogno della vita: poter comandare le persone che più ammiro per la loro grande generosità e che rappresentano il meglio del nostro Paese».
Soddisfatto del suo nuovo incarico anche il generale Mingiardi, ma con un rammarico: «Dopo 18 mesi lascio a malincuore la Toscana e la più bella unità dell'esercito italiano. Mi fa piacere di aver avviato il processo di potenziamento della caserma Gamerra, della cui maggiore forza ed efficienza ne beneficerà anche la città di Pisa».
Come massima carica militare era presente alla cerimonia, svoltasi nel cortile El Alamein (c'è stato anche un lancio di paracadutisti davanti alla tribuna delle autorità e degli invitati) era presente il generale di Corpo d'Armata Giovanbattista Borrini, comandante delle Forze Operative della Difesa.
Particolarmente emozionante la cerimonia di donazione della medaglia d'oro al valor militare da parte dell'on. Gianfranco Paglia, decorato per il suo eroismo in Somalia nel 1993, al museo dei paracadutisti. Allora sottotenente paracadutista, Paglia partecipò alla missione in Somalia. Nella battaglia del pastificio, a Mogadiscio, il 2 luglio 1993 rimase gravemente ferito e perse l'uso delle gambe. Nonostante l'invalidità Paglia ha continuato a prestare servizio nell'Esercito con il grado di maggiore. Nel 2008 venne eletto deputato nel collegio della Campania I. La sua storia ha ispirato la fiction "Le ali", trasmessa su Raiuno.
Emozionato anche il comandante del Capar, col. Aldo Mezzalana, che si appresta a ospitare una Scuola di paracadutismo sempre più d'eccellenza e sempre più numerosa. Top secret le prossime missioni. Il nuovo comandante, generale D'Addario, ha detto soltanto: «Siamo pronti a partire in qualsiasi momento, là dove ce ne sarà bisogno». Negli ultimi trent'anni la Brigata Folgore è stata impiegata in numerose missioni di "peacekeeping": dal Libano, nell'82 (una delle prime missioni internazionali di pace), in Iraq e nel Kurdistan iracheno nel 1991, in Somalia tra il '92 e il '93, in Bosnia ed Erzegovina a partire dal 1996 e così, via via, fino alla missione in Afghanistan a partire dall'aprile 2009, soprattutto contro i guerriglieri talebani.
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