Pisa, aggressore con la siringa: il 50enne è accusato di lesioni aggravate
La polizia ha individuato il responsabile che difficilmente finirà in carcere
PISA. L’ipotesi di reato a cui lavorano questura e Procura è lesioni, probabilmente aggravate. Ma al momento, il 50enne individuato dagli inquirenti e sottoposto a perquisizione nella sua abitazione, difficilmente finirà in carcere qualora venisse confermato al cento per cento che sia lui il responsabili delle punture con una siringa ai glutei di due studentesse il 18 e il 19 gennaio. Del resto, le lesioni riportate dalle giovani sono lievi e non risultano esserci prognosi tali da far cambiare il quadro accusatorio messi insieme dagli inquirenti della squadra mobile della polizia di Pisa.
Ex carcerato dal 2022 dopo aver scontato una pena per l’uccisione di una donna, l’uomo finito nel mirino delle forze dell’ordine dal momento della perquisizione è a conoscenza della situazione e attende che il cerchio si stringa attorno a lui. Eventualità che, secondo quanto appreso, sarebbe sempre più per diventare realtà. Gli agenti hanno la certezza di aver individuato il responsabile degli attacchi e che hanno creato il panico in città, soprattutto tra le giovani donne. Una vicenda che, malgrado non si configurino misure cautelari, ha visto i poliziotti mettersi subito al lavoro dopo le segnalazioni, analizzando filmati, raccogliendo testimonianze e valutando gli archivi, soprattutto gli uomini alla voce “sex offender”, così chiamati dopo aver commesso reati sessuali.
E proprio questo è uno degli aspetti su cui Procura e questura stanno lavorando per chiudere la vicenda, almeno dal punto di vista delle indagini. C’è da capire, in pratica, se il responsabile di questi episodi avvenuti in viale Bonaini e sul cavalcavia di San Giusto abbia agito in base a impulsi che non riesce a controllare.
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