Il Tirreno

Basiletti alla Rafa Nadal Academy

Francesca Lenzi
Basiletti alla Rafa Nadal Academy

La tennista sanvincenzina, campionessa italiana Under 14, a Manacor con una borsa di studio pluriennale

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SAN VINCENZO

Domenica Noemi Basiletti, portacolori del Tennis San Vincenzo, fresca campionessa italiana under 14, è volata a Manacor, in Spagna, alla Rafa Nadal Academy, prestigiosa accademia di tennis fondata dal campione spagnolo. Un centro con oltre 40 campi, palestra, piscine, un centro di medicina sportiva, fisioterapia e nutrizione, aree verdi e la Rafa Nadal International School, in cui si tengono lezioni in inglese, con professori di lingua madre. Il tutto al prezzo di 56mila euro all’anno, divisi in programma di allenamento, vitto e alloggio e frequenza alla scuola internazionale. Insomma, un centro di formazione sportiva e culturale di altissimo livello, al quale Noemi è entrata di diritto grazie a una delle tre borse di studio (che coprono l’intera spesa) assegnate dall’accademia ad altrettanti giovani atleti italiani: oltre alla sanvincenzina, ci saranno Jacopo Vasamì e Anna Paradisi, quest’ultima protagonista di un percorso pressoché identico a quello di Basiletti, con tre titoli consecutivi, ma con un anno in più rispetto alla terribile ragazzina allenata dal tecnico nazionale Roberto Catalucci.

Oltre al recente titolo italiano under 14, Noemi Basiletti ha centrato un altro obiettivo. Anzi, altri due. Nell’ultimo fine settimana, a Pescara, nel torneo internazionale Tennis Europe, ha vinto battendo in finale la russa Ksenia Efremova (6-4, 6-2) dell’accademia di Patrick Mouratoglou, considerata la nuova Sharapova.

«Fra il campionato italiano e il torneo di Pescara, Noemi non ha perso un solo set in singolare – afferma il maestro Catalucci – A dimostrazione non solo della capacità a livello tecnico, ma anche dell’ottima preparazione atletica. Adesso ha ottenuto una borsa di studio pluriennale all’accademia di Rafa Nadal. Quattro anni, con l’opzione di prolungarla. Parliamo di una scuola eccezionale dal punto di vista strutturale, guidata dallo zio di Rafa, Toni Nadal, e dotata di tecnici come Marc Gorriz, Joel Figueras e Gabriel Urpì. Quest’ultimo è quello, per capirsi, che ha lanciato la Pennetta nel circuito internazionale. E a questo serve l’accademia di Nadal: proiettare gli atleti che meritano a livello internazionale. Noemi ha colpito molto i tecnici dell’accademia – prosegue Catalucci – Sia perché è un’italiana che non sembra italiana, cioè molto fredda in campo, determinata e capace di vincere, ribaltando situazioni incredibili, e per il suo modo di vedere bene il gioco e vederlo prima. Voglio poi sottolineare il binomio sport e scuola sul quale si basa l’accademia. Lì si studia e si gioca, ma la priorità è lo studio».

«Noemi è partita per la Spagna domenica con grande entusiasmo – spiega Catalucci – perché fin da piccola ha il sogno di diventare una giocatrice di tennis. In 6 anni con me ha vinto tutto a livello nazionale e internazionale. Arrivata questa splendida opportunità, era giusto prenderla al volo. Come la vivo io? Benissimo. Credo che Noemi sia un cavallo di razza, e ha bisogno di spazi adatti. Là vivrà in un contesto giusto, un crocevia di giocatori importantissimi con cui confrontarsi. Spero avrà una carriera luminosa, e sono orgoglioso di averla aiutata fin qui». —

Francesca Lenzi

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