Il Tirreno

Versilia

Verso l'estate

Spiagge riaperte, a Viareggio i bagni offrono nuovi servizi (soprattutto digitali). E c’è chi rimborsa automaticamente in caso di maltempo

di Matteo Tuccini

	Il bagno Arizona e il bagno La Perla
Il bagno Arizona e il bagno La Perla

Sostenibilità e intelligenza artificiale, ma anche lavoro e svago. Cambia anche la tipologia di tappeto all’ingresso degli stabilimenti

3 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. La stagione balneare è ripartita, tra una direttiva Bolkestein che incombe e il rebus dei bagnini che ancora non si sa quando entreranno ufficialmente in servizio. Ma non c’è traccia di pessimismo nei primi stabilimenti che ieri hanno riaperto le porte alla clientela. Anzi, si scommette sul futuro. Che è fatto di poche, ma essenziali parole d’ordine.

Innanzi tutto, bisogna adeguarsi alle esigenze di clienti che sono cambiati profondamente rispetto ai bagnanti che arrivavano in massa nel secolo scorso. Alla vecchia stagione turistica “trimestrale”, cioè giugno, luglio e agosto, non crede più nessuno. Andrea Bonuccelli, titolare del bagno Perla del Tirreno in Passeggiata, ha allestito la spiaggia «quasi definitivamente, diciamo al 70%. Noi, l’Irene e il La Pia siamo in pista. E i clienti sono già arrivati in ottimo numero. Presto riproporremo le nostre iniziative di intrattenimento, con aperitivo serale e musica di sabato. Poi la festa di Ferragosto, e così via. Abbiamo sempre creduto in questo modello turistico e oggi abbiamo più di dieci dipendenti».

L’obiettivo è dare sempre più servizi, adeguandosi alle richieste della modernità. Come la sostenibilità ambientale. Al bagno Arizona in Darsena ne hanno fatto una questione di filosofia propria: «Abbiamo nel nostro parcheggio una colonnina per la ricarica elettrica delle auto, che rappresenta un punto di forza dell’offerta – spiega Giacomo Maggiorelli dell’Arizona – Può apparire curioso, ma ci sono clienti che ci scelgono per questo». Tra le novità del 2025 ci sono le cinque postazioni per smartworking, che sembrano avere già richieste: «Le abbiamo realizzate con materiale di risulta: legname dalle cabine e oggetti straccati dal mare – prosegue Maggiorelli – Ne andiamo orgogliosi e pensiamo che possano essere un elemento di attrazione in più, richiamando chi desidera lavorare da remoto. Ovviamente la connessione Internet è a disposizione per essere sempre operativi». Tra le curiosità, il tappeto di cocco steso all’ingresso: «È un tipo di materiale che va forte, perché permette di non inciampare o ferirsi con delle schegge sulla passerella», si spiega.

L’apertura alla tecnologia e ai social, tramite l’utilizzo quotidiano dell’intelligenza artificiale, è un obbligo secondo Pietro Guardi, titolare del bagno Lelia sulla Terrazza della Repubblica: «Il digitale deve essere utilizzato per migliorare l’assistenza al cliente e il nostro lavoro: non sostituirà mai il personale, né la nostra capacità di entrare in empatia con le persone che scelgono di venire qui al mare. Ma la tecnologia è utile». Primo, per le prenotazioni: «Tramite portali specializzati si può prenotare subito il posto spiaggia, ricevendo addirittura un rimborso in caso di maltempo – assicura Guardi – E poi abbiamo messo in funzione un servizio di risponditore automatico, appunto con l’intelligenza artificiale, che dà immediato riscontro sui social a chi vuole sapere di prezzi, servizi e altro. Oggi siamo abituati alla velocità e non si può lasciare in sospeso un cliente che ti cerca».

La tecnologia è utile anche «per organizzare il nostro lavoro, con le turnazioni del personale e la distribuzione dei giorni liberi. Funziona, e migliora la dinamica lavoro-tempo libero essenziale per i giovani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Il ritratto

Paolo Mariottoni ucciso da una lastra nel cantiere, chi era l’ingegnere: la ditta all’avanguardia, il padiglione all’Expo e il legame con il fratello

di Gabriele Buffoni
Sani e Belli