Riportare l’acciaio a Piombino: «Così può rilanciarsi la città»
Sala gremita per l’assemblea organizzata dal Comune con Metinvest Adria. Il sindaco: «La firma dell’accordo è vicina, vogliamo condividere il progetto»
PIOMBINO. Quindici mesi e mezzo dopo. Stessa sala del Centro Giovani. Il 5 dicembre del 2023 Metinvest e Danieli incontrarono per la prima volta i piombinesi in un’assemblea pubblica. Oggi pomeriggio sono tornati sul “luogo del delitto”, dopo la firma del memorandum of understanding, dopo la travagliata procedura di acquisizione delle aree di Ischia di Crociano nelle quali, se tutto andrà nel verso giusto, sorgeranno i nuovi impianti. Non solo. L’assemblea arriva dopo la formalizzazione della newco e il lavoro, passo dopo passo, sui vari tavoli aperti dal soggetto industriale italo-ucraino sui grandi temi che, uno ad uno, dovranno essere affrontati per veder realizzare il nuovo stabilimento da 2,7 milioni di tonnellate annue di acciaio e per un investimento complessivo da 2,5 miliardi di euro. «La firma dell’accordo di programma è vicino – ha sottolineato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari in una sala del Centro Giovani gremita fino all’ultimo posto – a questo punto dell’iter per la redazione dell’accordo di programma, vogliamo che i progetti e il percorso stesso verso la firma, sempre più imminente, siano un tema collettivo e condiviso».
L’assemblea
Chi si aspettava grandi annunci e promesse in pompa magna è rimasto deluso. L’assemblea ha assunto fin dalle prime fasi un approccio operativo e non sfrontatamente enfatico. In una città da troppi anni abituata a progetti al palo e annunci poi disattesi, si è preferito anteporre dati, dettagli tecnici e slide alle promesse. Argomento dopo argomento. Dal tema delle aree occupate dal nuovo stabilimento (204 ettari a Ischia di Crociano), ai dettagli dell’impianto a cui sta lavorando Danieli (consumi, vagliatura del rottame, processo di lavorazione, trattamento delle scorie etc). Luca Villa, Ad di Metinvest, è entrato nella carne viva del progetto, spiegando come l’obiettivo resti quello di produrre il primo coils alla fine del 2028, con la fabbrica che entrerà a regime nel 2029. Il mese di aprile dovrebbe essere quello buono per vedere l’accordo di programma firmato, un punto fermo che regolerà gli impegni tra il nuovo soggetto industriale e le istituzioni. Per questo, proiettata sullo schermo, è comparsa la “lista della spesa” di quanto si è fatto e quanto si deve ancora fare per giungere all’accordo. Diversi colori per indicare quanto siamo o meno vicini rispetto all’obiettivo. Un obiettivo importante, sia chiaro, per riportare in città produzione e lavoro.
Il sindaco con fiducia
È stato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, in apertura di assemblea, a chiarire fin da subito l’importanza della posta in palio: «Non stiamo parlando di una cosa da poco, stiamo palando di un rilancio siderurgico che non avrebbe un effetto solo ed esclusivamente sui lavoratori, e già questo sarebbe importantissimo. Dietro a questo progetto sono convinto che ci potrà essere un rilancio socio economico più ampio, un indotto che tornerà a respirare e in generale si potrà avere la percezione di una città che torna a guardare il futuro».
Ferrari ha ribadito le linee di sempre. Via libera alla nuova fabbrica, ma solo a determinate condizioni. Uno stabilimento che non «sia pregiudizievole – ha detto Ferrari – per la salute, per l’ambiente e per la diversificazione. Abbiamo lavorato con il governo e con le aziende per un accordo di programma che tenga ferme alcune condizioni». Il sindaco le mette in fila. No all’impianto di preridotto, no all’utilizzo di aree non industriali, spazi contenuti per la fabbrica (204 ettari) lontani della città. Non solo. «L’ accordo di programma conterrà il tentativo concreto di risolvere i problemi ambientali del Sin di Piombino – dice – parlerà della rimozione dei cumuli della 36 ettari e conterrà clausole giuridicamente rilevanti per garantire l’adempimento degli obblighi in capo a chi firmerà l’accordo, pubblico o privato che sia». Insomma, la tavola è apparecchiata. Quello che si aspettano i piombinesi, dentro o fuori dallo stabilimento, è che stavolta il pranzo si faccia davvero.
L’Ad di Metinvest Adria Luca Villa
Ci stiamo avvicinando a un'altra tappa importante per il rilancio di Piombino: la firma dell'Accordo di Programma. Molti punti sono già stati risolti, mentre altri sono ancora in fase di definizione. Se le istituzioni continueranno a prestare la stessa attenzione al progetto, come hanno fatto finora, siamo convinti che entro metà aprile si potrà ottenere una bozza condivisa dell'accordo." così Luca Villa, Amministratore delegato di Metinvest Adria.