Il Tirreno

Mare

Tor del Sale, sì al progetto per ricostruire il sistema dunale

di Luca Centini

	A sinistra uno scorcio della spiaggia in Costa est, la spiaggia tra Torre Mozza e Baia Toscana
A sinistra uno scorcio della spiaggia in Costa est, la spiaggia tra Torre Mozza e Baia Toscana

E tra Torre Mozza e Baia Toscana atteso l’avvio del cantiere

15 novembre 2024
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PIOMBINO. Due passi avanti importanti. E un obiettivo solo. Difendere la Costa Est, in tutta la sua estensione, dal fenomeno dell’erosione che anno dopo anno sta divorando pezzi di spiaggia, soprattutto nel tratto più vicino a Piombino (Tor del Sale) e in quello al confine con Follonica (Torre Mozza). È di queste ore, infatti, il via libera dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Ferrari al progetto di fattibilità relativo all’intervento antierosione nel tratto di spiaggia che da Tor del sale si allunga per 800 metri fino al fosso di Acquaviva. Una tappa importante dell’iter progettuale che arriva proprio nei giorni in cui, nell’altra estremità della Costa est, si sta procedendo alle verifiche necessarie a procedere all’affidamento dei lavori per il primo lotto dell’atteso e corposo progetto antierosione del tratto di spiaggia tra Torre Mozza e Baia Toscana.

Il progetto Horizon

Procede dunque l’iter del progetto Horizon Regions4Climate per il recupero e il riequilibrio morfologico della spiaggia e della fascia dunale del Parco Costiero di Sterpaia, nel tratto di circa 800 m tra Torre del Sale ed il Fosso Acquaviva. L’intervento è finanziato all’interno del programma europeo Horizon Europe di cui fa parte la Regione Toscana e del quale il Comune di Piombino è il soggetto attuatore.

«La costa fra Piombino e Follonica – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Vita –, in particolare il Parco costiero della Sterpaia nel tratto fra la ex centrale termoelettrica Enel di Torre del Sale e Carbonifera, è uno dei nostri fiori all’occhiello naturalistici e merita la massima attenzione. Purtroppo, si tratta anche uno dei luoghi più delicati, a causa dell’erosione causata dalle mareggiate. Il progetto Horizon Regions4Climate ci offre un’opportunità ottima che il Comune sta perseguendo con la massima attenzione: un altro tassello nel percorso di tutela e rivalutazione di questo prezioso tratto di costa».

Il progetto di riqualificazione mira a tutelare una parte del complesso sistema costiero della Sterpaia. I fenomeni di erosione costiera, soprattutto nella porzione più occidentale, il carico turistico estivo e le opere antropiche costiere hanno infatti inciso sulla conservazione di questa area. Generalmente, dove possibile, si cercherà di avanzare il fronte antedunale di 1-2 metri, in modo da restituire spazio all’habitat naturale ridottosi nel tempo.

In programma la sperimentazione di metodi di ingegneria naturalistica: sul fronte mare e a distanza di alcuni metri dal piede dunale verrà collocata un’opera che riduce l’energia cinetica dell’onda, accoppiata in alcuni casi con un’opera che favorisce l’accumulo di sabbia e quindi l’accrescimento della zona antedunale. Lungo la fascia antedunale retrostante verranno posizionate opere disposte diagonalmente che favoriscono l’accumulo di sabbia, principalmente sull’anteduna. Sulla duna sono previste opere di protezione di minore dimensione. Nelle pecifico si prevedono biostuoie di fibre vegetali, essenze autoctone e nuovi sedimenti sono gli ingredienti dell’intervento innovativo per il recupero e il riequilibrio morfologico. Oltre a nuovi sedimenti, per ripristinare il volume delle dune verranno sistemati lunghi tappeti in materiale naturale biodegradabile in funzione antierosiva ed essenze autoctone per favorire la salvaguardia delle dune. L’intervento, che prevede anche la riorganizzazione dei percorsi pedonali per migliorare la fruizione dell’area, sarà finanziato per 300mila euro dal progetto Horizon Regions4Climate all’interno del programma europeo Horizon Europe di cui fa parte la Regione.

Torre Mozza, ci siamo

Il cantiere per il primo lotto del progetto antierosione nei 750 metri di spiaggia tra Torre Mozza e Baia Toscana, vicino al confine con il comune di Follonica, sta per partire, seppur con un po’ di ritardo rispetto alla prima tabella di marcia ipotizzata (si contava di iniziare i lavori a ottobre). Sono in corso, infatti, le verifiche tecniche per l’affidamento dei lavori alla ditta. L’obiettivo è quello di avviare il cantiere entro la fine dell’anno. In cosa consiste l’intervento? Nel chiudere con l’utilizzo di barriere sommerse i varchi che il mare ha aperto nella beach rock naturale. Il tutto utilizzando massi di cava per un quantitativo stimato nell’ordine di 20mila tonnellate per realizzare quattro barriere. A ruota per completare l’intervento il ripascimento dell’arenile con 10mila metri cubi di sabbia che verrà dragata dall’asta del Cornia e su cui sono già state fatte le necessarie analisi di compatibilità e caratterizzazione. Un’opera fondamentale per salvare la spiaggia gioiello e la pineta retrostante dall’agonia in cui è sprofondata ormai da anni. Il mare ha devastato i muretti che separavano l’arenile dal vecchio campeggio dismesso. L’intrusione del mare, ha danneggiato già diversi pini. Si tratta di un’operazione da 1, 8 milioni di euro. Il cantiere si protrarrà per sette mesi: i tempi, quindi, sono molto stretti per non ostacolare la stagione balneare. In quel tratto di spiaggia il Comune ha previsto di assegnare tre nuove concessioni demaniali marittime a uso turistico ricettivo, ciascuna con un fronte mare di 80 metri.  

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