Morti insieme nell’appartamento in fiamme: la zia aveva comprato quella casa proprio per il nipote
Le ipotesi: potrebbe essere stato un mozzicone di una sigaretta oppure una stufetta elettrica
MONTECATINI. Avevano un forte legame, che nessuno era riuscito a scalfire, zia e nipote. Tanto da vivere praticamente insieme, nello stesso palazzo all’ingresso di Montecatini, nella zona della stazione grande. Venerdì 21 marzo Maria Teresa Civale e Fabio Civale stavano passando la prima notte nel nuovo appartamento, che l’anziana 85enne aveva acquistato da neppure un mese proprio per avere vicino il nipote di 67anni, che per un po’ di tempo ha abitato sempre nello stesso stabile ma al quinto piano, ospite di un familiare che poi ha lasciato Montecatini per andare a lavorare all’estero.
Maria Teresa non se l’era sentita di perdere quel nipote per chissà dove, allora aveva comprato quella casa al secondo piano, sullo stesso pianerottolo dove aveva un’altra proprietà e dove abitualmente dormiva e viveva. Si facevano insomma compagnia, lei e Fabio, che tutti conoscevano e chiamavano Jean (questo il nome che si legge anche sul campanello), perché per gran parte della sua vita aveva abitato in Francia, in particolare a Nizza. Proprio da lì un paio di anni fa, come raccontano i vicini e chi lo conosceva, se ne era andato per arrivare proprio a Montecatini e raggiungere la zia, in passato noto avvocato e fino all’altro ieri ancora in prima linea per esempio nelle partecipate riunioni di condominio, dove diceva sempre la sua.
Chi erano
Fabio Civale è il figlio del fratello dell’anziana vittima dell’incendio di venerdì 21, che vive da anni negli Stati Uniti, dove si è rifatto una famiglia. Proprio un fratellastro del sessantasettenne arriverà lunedì a Montecatini per il riconoscimento dei parenti deceduti e per procedere a tutti gli adempimenti burocratici che il caso richiede, in attesa che le due salme vengano liberate dalla medicina legale dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove attualmente si trovano e dove saranno probabilmente sottoposte a ulteriori rilievi. Anche se i dubbi sulle cause della morte non ci sono: l’intossicazione da fumo è stata letale, poi il rogo che si è sprigionato ha fatto il resto, aggredendo in parte i corpi già privi di vita e devastando l’appartamento, con le fiamme che erano ben visibili e uscivano dal terrazzo della camera da letto dell’uomo e dalle finestre. Ad innescare l’incendio, nessuno si sbilancia: potrebbe essere stato un mozzicone di una sigaretta o una stufetta elettrica. Montecatini piange due vittime.