Montecatini, per la Fabo è amara la terra labronica. Il derby va alla Pielle Livorno, per gli aironi un’occasione persa
Finisce 75 a 67 per i padroni di casa
Livorno Occasione persa. Gli Herons Montecatini non passano a Livorno, contro una Pielle capace di sopperire agli infortuni di Donzelli e Bonacini, che com’era lecito aspettarsi tira fuori una prova di attributi nel solito PalaMacchia incandescente, off limits per i tifosi termali. Oltre che da Leonzio e Venucci, Montecatini è punita dal grande ex Klyuchnyk, una spina nel fianco di quelli che poco più di due settimane fa erano compagni. Incolore e nervosa invece la prestazione dell’airone ed ex piellino Paesano. Dopo un bel primo tempo, la Fabo si scioglie nel secondo (46-31), subendo la rimonta di voglia e tattica dei padroni di casa che ribaltano anche il -5 dell’andata. Adesso per gli aironi la corsa ai primi sei posti si complica e non poco, raggiunta in classifica da Jesi e Chiusi e a -2 da PL e Virtus Roma, che hanno una partita da recuperare.
Come da pronostico la partenza della Pielle è adrenalinica, con Klyuchnyk a firmare 6 punti dei primi 10 dei livornesi. La Fabo ha il merito di non farsi trovare impreparata. Né in difesa né in attacco, dove i ritmi alti e la buona circolazione fruttano punti. Anche contro la tanta zona locale, come nel break di 10-2 che vale il 10-15, poi 12-18 con la quarta tripla su otto tiri (percentuali che resteranno poi un miraggio). Sul più bello gli aironi però iniziano a rinunciare a troppe conclusioni, consentendo alle triglie di impattare guidate dall’atteso Leonzio.
Al termine di una seconda frazione spezzettata Chiera e Sgobba scavano di nuovo il +7, ma è un vantaggio illusorio. Il rientro sul parquet della Toscana Legno – con l’11-2 del sorpasso (44-42) – manda un chiaro segnale. Sgobba tampona con due triple l’avanzata piellina, che però nell’ultimo quarto si rivela inesorabile: la Fabo smette di costruire azioni di qualità e smette anche di segnare. Agonisticamente ne ha molto di più la Pielle, che che sui decibel della sua curva rimette il naso avanti e s’impossessa della gara. Trova il +8 a 3’ dalla fine e poi gestisce senza patemi gli ultimi possessi. Sul volto degli aironi tanta delusione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA