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Montignoso, il comune vuole bloccare lo sgombero della Casa Rossa e prenderla in concessione

di Ivan Zambelli
La Casa rossa
La Casa rossa

Buffa: «Chiedono lo sgombero per motivi politici, ma gli effetti li conosciamo»

15 ottobre 2024
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MONTIGNOSO. Avviare un tavolo con Anas, affinché il Comune di Montignoso prenda in comodato d’uso gratuito l’ex casa cantoniera posta sull'Aurelia. Nel mentre, “congelare” ogni possibile sgombero della Casa Rossa. È questo l’impegno preso domenica pomeriggio, nel corso della riunione indetta all’indomani della notizia di un possibile sgombero.
Montignoso, ha detto il sindaco Gianni Lorenzetti, farà la sua parte, ma il sindaco si è attivato anche con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, affinché faccia da tramite con Anas, ente proprietario dell’immobile. L’obiettivo è chiaro: fare in modo che la Casa Rossa resti aperta, perché quella è un’esperienza che non va distrutta con uno sgombero. Proprio per questo domenica sono stati diversi i partecipanti all'incontro: come già detto il sindaco con buona parte della giunta comunale, la consigliera comunale Donatella Berti, l'ex deputata pentastellata Laura Bottici, da Massa i consiglieri Stefano Alberti e Daniele Tarantino, la segretaria provinciale dei Giovani Democratici Carolina Farneti. Con loro diverse associazioni e realtà del territorio, tra cui Arci, Comitato Ugo Pisa. Gli attivisti di Casa Rossa hanno voluto far vedere le varie attività che vengono svolte al suo interno: i laboratori per bambini, la sala prove per chi fa musica. Oppure lo spazio foresteria, le stanze per l’emergenza abitativa. E poi l’area per i concerti, i dibattiti, gli spettacoli teatrali.

La posizione degli attivisti

Dall’incontro, riporta Elia Buffa, della Casa Rossa, «siamo usciti con due richieste, che ci sembra siano state accolte. Siccome non possiamo assolutamente perdere questa esperienza il nostro interesse è aprire un’interlocuzione con la proprietà dell’immobile e il Comune. Su questo ci rincuora la vicinanza del mondo politico, anche nazionale: siamo stati contattati dai deputati Riccardo Ricciardi (M5S), Marco Grimaldi (AVS), Luigi De Magistris (ex sindaco di Napoli ed europarlamentare). La seconda richiesta è che nel mentre lo sgombero venga sospeso».

Lo scontro con la destra

Secondo la Casa Rossa e i suoi attivisti la motivazione è tutta politica: «Lo dimostrano gli interventi strumentali dei vari Amorese e Guidi (il deputato Alessandro Amorese e Marco Guidi coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia). Dietro la parola “legalità” mirano ad uno sgombero per puri motivi politici. In Casa Rossa si fanno incontri, si discute e ci si confronta. Forse è proprio questo che spaventa. Ma gli effetti di simili sgomberi li abbiamo già visti, come per la Palestra Popolare a Massa. Oggi è in totale abbandono. Vogliamo che Casa Rossa diventi questo?». No, sembra essere la risposta di chi ha partecipato domenica. Innanzitutto del sindaco Gianni Lorenzetti. «Va evitata un’uscita forzata della Casa Rossa. Sono per un progetto ordinato, ovvero che il Comune diventi il concessionario dell’immobile per poi darlo in gestione. Così si avrà un contesto di legittimità che al momento non c’è. Nel mentre -continua Lorenzetti- ho informato parlamentari e istituzioni: i deputati Emiliano Fossi e Marco Furfaro, il presidente Eugenio Giani. Mi hanno confortato nel percorso, che ritengono giusto». Giani dovrebbe mettere in piedi un’interlocuzione con Anas. Perché casa Rossa, insiste anche Lorenzetti, «restituisce diversi servizi. Cercheremo di riportare il tutto in una cornice di legalità».

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