Il Tirreno

Il talento

Tra cinema (horror) e musica il successo di Benedetta Del Freo

di Daniela Marzano
Tra cinema (horror) e musica il successo di Benedetta Del Freo

L’esordio a 8 anni nei concerti di Enrico Ruggeri poi il programma “Io canto”. Una pellicola indipendente e adesso un importante progetto per il primo album

13 marzo 2023
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MONTIGNOSO. Quando il talento bussa, il successo aprirà la porta. Questo non è vero sempre, ma Benedetta Del Freo, 25 anni montignosina, ammette di essere stata fino a questo momento fortunata per le occasioni avute di esprimere tutto il suo mondo di artista. A 8 anni esordisce aprendo i concerti di Enrico Ruggeri e dei finalisti della prima edizione X-Factor ed è ospite di Caterina Balivo a Festa Italiana. In seguito invia un provino e viene scelta per la 2° e 3° edizione del programma musicale di Canale 5 “Io Canto”, condotto da Gerry Scotti.

Durante entrambe le edizioni vince il premio della Giuria, ricevendo complimenti da personaggi come Mogol, Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni, Katia Ricciarelli, e Claudio Cecchetto, che l’ha definita “fulmine a ciel sereno”. Inoltre, viene scelta per il tour nazionale della rassegna, toccando i principali palazzetti italiani. Supera anche due provini per la rassegna gemella di X-Factor a Londra, che è costretta poi ad abbandonare per la difficoltà ad amalgamarsi musicalmente con le altre due cantanti con cui doveva creare la band per esibirsi. Partecipa alle selezioni con il suo cane lupo Saturno come comparsa animale per il film “Security” di Peter Chelsom, ma viene invece scelta lei. Da qui viene poi notata da una segretaria di produzione che la invita a fare un provino per il film horror indipendente di Andrea Bacci “Welcome to the torture museum” – in uscita a fine marzo – dove ottiene la parte di uno dei 4 protagonisti. È stata contattata da una famosa casa di produzione di Roma per una proposta che sta valutando, ma sul suo futuro non ha dubbi: «Sono aperta a tutto, ma un progetto alla volta. Ora mi voglio dedicare soprattutto alla musica».

Benedetta è una cantautrice, suona il pianoforte dall’età di 12 anni, canta sin da bambina e scrive da sempre. Molti sono i romanzi che non ha voluto ancora pubblicare, molte le canzoni nel cassetto perché la sua unica ambizione è riuscire soltanto a “esprimere le mie emozioni in tutti i modi possibili, e sono felice di riuscire a farlo completamente quando scrivo e compongo, anche solo per me stessa”. Ma la sua intensa voce – una estensione di più ottave – non passa inosservata e alla fine ha ceduto alle pressioni esterne, e un po’alla curiosità, di entrare nel mondo discografico dalla porta principale. Attualmente è in accordi con un importante produttore musicale per l’uscita del suo primo album. Il singolo si chiamerà “Ghost” (Fantasma) , come il protagonista del suo ultimo romanzo, e ha scelto il suo nome d’arte che sarà Nimue (donna del lago). Le atmosfere fantasy, un po’notturne, sono quelle che ama di più, come la musica che scrive, a volte malinconica e intimista. «Faccio serate e la mia versatilità mi consente di cantare di tutto, ma solo con le mie canzoni riesco a emozionarmi davvero e il pubblico questo lo percepisce” racconta

«Come musica invece ascolto tutti i generi, anche se il mio sogno sarebbe arrivare a comporre colonne sonore come Morricone, il mio mito». Notata alle scuole medie dai professori per il suo “orecchio assoluto” è stata spinta a prendere lezioni di pianoforte, specializzandosi poi a Milano alla Cpm Music Institute, la scuola di musica popolare fondata da Franco Mussida dei Pfm, frequentata da artisti come Gianluca Grignani, Gianna Nannini, Paola Maugeri, Paolo Jannacci, Chiara, Renzo Rubino, Mahmood e Tananai. Benedetta intanto prosegue il suo cammino, si ritiene fortunata di fare quello che ama, ma senza volersi amalgamare agli artisti del momento. Il suo sogno è di fare la differenza nel panorama musicale, farsi un suo pubblico e continuare nel frattempo a far lavorare la sua immaginazione.

 

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