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Botte fra dirigenti al campo alla fine della partita di calcio: coinvolto anche un ex portiere professionista
Cazzotto al presidente del Bientina da parte dell’ex giocatore dell’Empoli Alberto Pelagotti: «Sono stato offeso e accerchiato e ho cercato di liberarmi»
BIENTINA. Un parapiglia a fine partita con un pugno che vola e fa a segno. È stato questo l’epilogo di Sextum Bientina-Montaione, gara del campionato di Seconda categoria, finita 2-1 per i padroni di casa e decisa da un gol arrivato all’ultimo minuto, episodio che ha generato una rissa in campo. È stato in quel momento che la tensione è salita alle stelle nello spazio che divide l’area della tribuna con quella degli spogliatoi, a cui possono accedere solo tesserati delle squadre inseriti nella lista consegnata all’arbitro prima dell’incontro. Protagonisti di un pomeriggio di ordinaria follia, il presidente dei bientinesi, Stefano Susini, e Alberto Pelagotti, dirigente dei fiorentini, ex portiere professionista con trascorsi nell’Empoli e nel Pisa.
I due si erano già “confrontati” alla fine del primo tempo. Pelagotti voleva entrare negli spogliatoi, ma Susini gli ha detto no perché non era nella lista data al direttore di gara. «Volevo recuperare il portafogli che avevo negli spogliatoi – dice l’ex portiere, che ieri è andato a farsi medicare al pronto soccorso – così come ho sempre fatto. Dopo la conclusione della partita ho provato di nuovo e lo stesso dirigente del Bientina me lo ha impedito per la seconda volta».
Secondo Susini, «dopo che ho fatto passare l’osservatore dell’arbitro, Pelagotti si è arrabbiato. Ha iniziato a litigare coi tifosi, io ho cercato di trattenerlo ma mi ha colpito con un cazzotto all’orecchio». Il dirigente del Montaione racconta di essere stato «insultato pesantemente da un ragazzo». E quando ha avanzato verso di lui è stato «accerchiato da una ventina di tifosi. Sono stato colpito da dietro, ho preso una botta a una cicatrice derivante da una operazione per un tumore risalente a un anno e mezzo fa. Ho provato a difendermi per liberarmi e mi hanno detto che ho colpito il presidente del Sextum Bientina. Tutto qui. Di sicuro non mi è mai capitata una cosa del genere».
Susini ha detto che le conseguenze del pugno ricevuto non sono gravi: «Ho applicato un po’ di ghiaccio alla parte colpita. Niente di che. Però il gesto e la situazione sono state davvero assurde. Non ho intenzione di presentare denuncia alle forze dell’ordine. Ma voglio chiedere alla giustizia sportiva che prenda provvedimenti nei confronti di Pelagotti, perché non ci si comporta così a una partita di calcio, soprattutto se si è stati professionisti e alla luce di quanto accaduto allo stadio di Firenze con un giocatore della Fiorentina portato via in ambulanza per un malore».
Il presidente del Montaione, Stefano Rossi, ha parlato col suo collega del Sextum Bientina, Stefano Susini. «Gli ho chiesto scusa per la situazione, spiegando anche che Alberto Pelagotti è stato accerchiato da numerose persone e ha reagito di conseguenza».
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