Il Tirreno

È scontro fra la Cgil e l’avvocato Lalli 

È scontro fra la Cgil e l’avvocato Lalli 

«Il suo Centro giuridico è affine al sindacato, ci tuteleremo»

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CARRARA. È scontro fra la Cgil e l’avvocato Claudio Lalli, ex rappresentante dell’organizzazione sindacale. La Camera del lavoro con una lunga nota stampa replica all’intervista esclusiva pubblicata sulla nostra cronaca. E annuncia “tutela giuridica” nei confronti del nuovo centro giuridico lanciato proprio dal legale.
La nota sindacale. «E' con grande soddisfazione che ci troviamo a commentare la sentenza che sancisce il reintegro sul proprio posto di lavoro di Jonathan Milani, nostro Rsu ed Rls all'interno di Esselunga oltre che nostro rappresentante nel comitato provinciale Inail. Si tratta di una nostra vittoria sindacale, che sancisce e ristabilisce giustizia - comincia la nota - La Cgil e i lavoratori di Esselunga potranno così ritrovare un delegato ed un Rls su cui contare per difendere i diritti dei lavoratori. Il lavoro da lui svolto in questi anni con impegno e abnegazione nell'ambito della salute e sicurezza, ha infatti determinato un cambiamento profondo nelle dinamiche relative al riconoscimento delle malattie professionali».
«Questo lavoro ha un valore universale - continua la nota - visto che nel piano integrato regionale 2016-2020 per la salute e sicurezza del lavoro nella grande distribuzione presentato a Firenze lo scorso anno il contributo offerto da Jonathan nella stesura dello stesso piano è stato sostanziale».
La polemica con l’avvocato Claudio Lalli. «Nella vertenza che ha intentato Jonathan con Esselunga lui stesso ha deciso di farsi assistere da un suo legale di fiducia, l'avvocato Claudio Lalli, il quale ha in merito alla vertenza rilasciato alcune dichiarazioni che come gruppo dirigente della camera del lavoro, a tutti i livelli sia confederali che categoriali, ci sentiamo di voler precisare- entra nel merito la nota - Come lui stesso afferma non esistono più rapporti di collaborazione tra il suo studio e la nostra organizzazione sindacale, la Cgil con il proprio ufficio vertenze ha infatti deciso di affidarsi alle competenze di altri legali per la gestione delle controversie sindacali. L’avvocato annuncia peraltro, con la predetta dichiarazione a stampa, la nascita di un presunto centro giuridico che almeno nell'acronimo, pur mancando una “i”, richiama l’acronimo della nostra organizzazione sindacale in modo da obiettivamente ingenerare una confusione in danno alla Cgil anche tra i lavoratori. In ordine a ciò dobbiamo quindi riservarci, se del caso, ogni opportuna tutela anche di indole giuridica, tanto più in quanto i presunti servizi offerti, per come ne parla l’avvocato Lalli, sembrano più affini ad un sindacato che non ad un centro giuridico. Ad ogni modo poco ci importa di quel che fanno gli altri, ci teniamo però a rimarcare il fatto che non esistono Cgil buone o cgil cattive così come la Cgil è una ed una sola. Poi certo la Cgil è fatta di uomini e donne che compiono delle scelte e quelle scelte sono il frutto di confronti e valutazioni anche plurali ma che poi ci vedono sempre concordi e compatti una volta maturato un orientamento. Per questo non vogliamo cadere in sterili polemiche, convinti di continuare a fare l'interesse dei più deboli e consapevoli della responsabilità che i più di 17mila iscritti ci hanno affidato nel rivolgersi al nostro sindacato».

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