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Lucca, il disegnatore Kopinski malato: aiutatemi

di Gianni Parrini
Lucca, il disegnatore Kopinski malato: aiutatemi

Colpito da un ictus non può lavorare. Il direttore di Lucca Comics Vietina: «Faremo tutto il necessario

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LUCCA. «Ciao, sono Karl Kopinski. Molti di voi conosceranno il mio lavoro. Sfortunatamente, tre settimane fa ho avuto un ictus piuttosto grave che ha colpito il lato sinistro del mio corpo e mi ha lasciato incapace di lavorare, almeno per ora. Spero di raccogliere dei fondi per sostenere me stesso e la mia bellissima famiglia durante la mia riabilitazione».

A lanciare questo appello attraverso un messaggio su Instagram è Karl Kopinski, disegnatore di fama, considerato uno dei maestri europei nell’illustrazione fantasy. Inglese, classe ‘71, Kopinski vive a Nottingham e lavora nel settore dal 1997. La fama gli è arrivata qualche anno dopo grazie a “Magic: The Gathering”, il gioco di carte collezionabili che da metà anni Novanta ha coinvolto appassionati in tutto il mondo. Le sue straordinarie rappresentazioni storiche e la sua arte fantasy e fantascientifica hanno invaso il mercato editoriale ludico. «Negli ultimi sei anni ho combattuto privatamente una battaglia contro il mieloma – ha spiegato Kopinski su Instagram – il trattamento ha causato altri due ictus minori e un infarto. Ho continuato a lavorare durante tutto questo periodo perché l’arte è stata la mia ossessione e la mia terapia. Sfortunatamente, dopo quest’ultimo ictus il recupero si sta rivelando più lungo e difficile. Scrivo questo messaggio con il cuore pesante, ma qualsiasi aiuto significherebbe molto per tutti noi e aiuterebbe con la riabilitazione e il recupero fino a quando non tornerò al lavoro, spero». L’artista ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma www.gofundme.com e in poco tempo ha già ricevuto tantissime donazioni, per le quali, in un successivo video, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno dato un contributo.

Come tutti i personaggi del suo calibro, Kopinski ha un rapporto particolare con Lucca Comics, capitale mondiale del fumetto. La prima visita dell’illustratore alla fiera d’autunno risale al 2014: in quell’occasione Karl arrivò come disegnatore di Magic. Da lì nacque una grande amicizia con lo staff del festival e l’anno dopo venne chiesto proprio a lui di realizzare il manifesto dell’edizione 2015. Fu, quella, un’opera apprezzatissima che illustrava il tema "Sì, viaggiare" mescolando uno dei monumenti simbolo di Lucca, la Torre delle ore, con suggestioni "steampunk". Nel 2023 è stato di nuovo protagonista con la mascotte di Lucca Games.

«Karl è l’artista che ha segnato maggiormente la storia di Lucca Comics & Games nell’ultimo decennio – spiega Emanuele Vietina, direttore del festival –. Oltre a essere un amico e una persona benvoluta in tutto il nostro ambiente, Karl è un artista straordinario che per anni ci ha regalato gemme di bellezza. Siamo molto toccati dalla sua vicenda personale e ci adopereremo per stare vicino a lui, a sua moglie e ai due figli Arthur ed Eva. “Aspettiamo il ritorno in campo del nostro Roberto Baggio”, gli ho detto l’altro giorno in call. Da parte nostra faremo “whatever it takes” per aiutarlo», chiude Vietina citando Mario Draghi.

Se il legame con i Comics era noto, meno conosciuto è il rapporto che Kopinski ha instaurato con la città e con i suoi abitanti. Da anni l’artista di Nottingham, insieme alla famiglia, passa alcune settimane d’estate a Lucca. Entrando nei negozi del centro è possibile vedere appesi al muro i suoi disegni originali, da lui stesso donati a qualche amico esercente. Non solo: a Lucca Kopinski è riuscito a coniugare l’amore per il disegno con l’altra sua grande passione, quella per la bicicletta: prima dell’aggravarsi della malattia non era raro incrociarlo mentre affrontava le salite delle colline della Lucchesia, dal Magno alle Pizzorne. Non a caso, lo scorso anno, in occasione del ritorno del Giro d’Italia in città, Kopinski assieme Lucca Comics ha organizzato una mostra “Wearing the Pink", una serie di ritratti degli eroi dei pedali: da Gino Bartali, Fausto Coppi, Francesco Moser, Marco Pantani, Eddy Merckx. Alcune di queste immagini finirono nelle “biglie giganti” esposte nelle piazze. l


 

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