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Serie D: qui Livorno

Il tonfo, la reazione e la vittoria: adesso Indiani faccia come Nicola

di Fabrizio Pucci
I tifosi amaranto e le due squadre (foto Nucci)
I tifosi amaranto e le due squadre (foto Nucci)

Tra i vecchi e pesanti ko c’è l’1-5 in casa con lo Spezia nel 2012: ma dopo arrivò la A...

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LIVORNO. Fa male e ancora si fa fatica a crederci. Ma è successo. Il tonfo col Ghiviborgo lascia il segno, una ferita che non si rimargina nel giro di qualche ora . É anche vero che il Grande Obiettivo è ben più importante di una singola partita e quello il Livorno è ad un passo dal centrarlo. Per cui niente drammi.

«Scusateci»

Il gruppo-squadra ha voluto affidare a un messaggio le sue scuse per la terribile partita. «Dopo la prestazione sul campo del Ghiviborgo, tutta la squadra chiede scusa ai tifosi che ci hanno sostenuto e accompagnato durante tutte le partite. Non meritavano di assistere ad uno spettacolo indegno quale è stato. La rabbia è tanta perché quello che fino a stamane è stato un campionato bellissimo è stato macchiato da questa indecorosa prestazione. Rialziamo subito la testa per guardare alla prossima partita, pronti ad arrivare il prima possibile al traguardo della promozione!”. Convinti che questo schiaffo sia terapeutico, ringraziamo tutti per il calore e il sostegno. Forza Livorno!

I precedenti

Purtroppo nella sua ultracentenaria storia il Livorno di umiliazioni ne ha subìte alcune. Il clamoroso 1-7 di domenica ha fatto tornare indietro l'orologio di ben 69 anni. Il 5 febbraio 1956 in serie B gli Amaranto persero addirittura 8-1, ma almeno l'avversario era il Modena. Il gol della bandiera fu segnato da Simonti.

Facciamo un salto di oltre 30 anni. Stagione 1988/89, serie C1. Il Livorno (denominata Pro Livorno) retrocede ignominiosamente, ma a discesa in C2 non è sufficiente per mortificare i tifosi. La bestia nera si chiama Trento che il 31 dicembre 1988 spara cinque bòtti all'Ardenza: 0-5. Il muro della vergogna è in pezzi. La partita di ritorno si attesta sulla stessa linea. Finisce 6-1. Per gli Amaranto segna Perfetti (cognome quasi ironico data la circostanza). Proprio come il Ghiviborgo, il Trento fece 11 gol in 2 partite ai nostri. E' invece del 2021 l'ultima sconfitta che ci ha fatto arrossire di vergogna. Il 7 febbraio di quattro anni fa l'ultimo Livorno di serie C perse 6-0 con la Juventus Under 23. Riflettiamo: non con la Juventus, ma con il suo surrogato. Punteggio tennistico al 'Moccagatta' di Alessandria con 3 gol incassati in 4' (tra il 26' e il 30' del primo tempo): un record difficilmente superabile.

Quella volta con Nicola

Chiudiamo con un precedente assai negativo, ma dal quale possiamo tirare fuori un sorriso. Risale all'8 ottobre 2012: Livorno-Spezia 1-5. Amaranto per larghi tratti in dieci (fuori Mazzoni che dubbio fallo da rigore su Okaka....Luca si ruppe un paio di costole) e liguri a nozze. Sullo 0-5 il rigore di Paulinho addolcì la pillola. La partita fu persa sul campo, ma vinta sugli spalti perché la Curva Nord dette spettacolo. Sotto di 5 gol annichilì con canti e cori gli spezzini. Quel giorno, quella reazione meravigliosa del popolo amaranto, furono messe le basi per ciò che accadde otto mesi più tardi: la promozione in serie A. Ecco: Indiani deve fare come Nicola. Centrare la promozione e questa macchia (che non si dissolve nemmeno col Viavà) sarà più piccola. E comunque, alla fine il Livorno rimane il Livorno e il Ghiviborgo rimane il Ghiviborgo. Che serva da lezione: mai più in queste categorie.

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