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Dionisi-gol entra nella storia del Livorno: «Orgoglioso di questo traguardo»

di Alessandro Lazzerini
Il giocatore amaranto (foto Stick)
Il giocatore amaranto (foto Stick)

Con la rete di domenica, si siede nei top 10 marcatori amaranto di ogni epoca

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LIVORNO. Può un gol del 4-2 in una partita comunque in controllo avere il sapore della storia? Sì, se ti chiami Federico Dionisi. La rete messa a segno contro l’Orvietana è stata la 12a in campionato, ma oltre al fatto di aver messo in ghiaccio il successo contro i biancorossi umbri, c’è di più. Dietro a quella rete che si scuote c’è un balzo nella storia del Livorno. Con quel sigillo, infatti, Dionisi è entrato di diritto nella top ten dei marcatori amaranto di tutti i tempi, al nono posto insieme a Romoletto Graziani, a quota 47 gol (contando solo quelli in campionato) . Nove, come il numero della sua maglia, e il voto che merita fin qui la sua stagione da fuoriclasse per la Serie D.

La top ten

Oltre al fatto di considerare solo i gol in campionato, come avviene anche per le presenze in cui Luci è leader, c’è da fare un’altra premessa. In questo conteggio storico, non fatto certo oggi, ma portato avanti negli anni si è tenuto conto dei gol segnati nei campionati a girone unico. Un aspetto che tiene fuori dalla graduatoria Mario Magnozzi, che seguendo le cronache di un tempo sarebbe davanti a tutti e non di poco, ma si tratta di epoche in cui sia i campionati che i conteggi erano piuttosto aleatori.

In testa quindi c’è il Signore delle Reti, Igor Protti con 123 gol, davanti ai 102 del suo compagno di reparto Cristiano Lucarelli. Al terzo Daniele Vantaggiato, a quota 69, di uno davanti a Vinicio Viani che a cavallo tra gli anni’30 e gli anni’40 mise a segno 67 gol. Quinto posto per Paulinho, con 54 centri, al sesto Bruno Arcari, con 53 gol siglati negli anni’30. Al settimo Tavano, 50 reti, davanti a Mario Stua, con 49. E al nono, come detto, appaiata la coppia Dionisi-Graziani con 47 gol.

L’orgoglio di Chico

«Sono contento e orgoglioso di questo traguardo – esordisce “Chico”-. Sono venuto di nuovo a Livorno perché qui avevo lasciato un pezzo del mio cuore. L’obiettivo personale era aiutare la squadra con più gol possibili per vincere il campionato. Direi che per entrambe le cose siamo sulla strada giusta e certi traguardi come entrare nella top ten dei marcatori sono soddisfazioni grandi».

Passato e futuro

Quasi 15 anni sono passati dal primo gol di Dionisi in maglia amaranto. Era l’agosto del 2010 e gli amaranto di Bepi Pillon espugnavano il campo dell’Albinoleffe con un secco 0-3 firmato Tavano, Surraco e proprio Dionisi.

Il quarantasettesimo lo ha segnato una vita dopo, bucando il portiere dell’Orvietana sul proprio palo. Se gli chiediamo quello che ha più a cuore non ha dubbi. «Quello nel 3-0 contro il Brescia prima dei playoff che portarono in Serie A. Per la corsa sotto la Curva e le emozioni di quella serata. Ha un significato speciale, visto anche come si è concluso quell’anno». A sette gol di distanza c’è la top five dell’amico Paulinho. «Ogni tanto lo sento, qualche anno fa provai anche a riportarlo a Frosinone. É un ragazzo eccezionale, a cui voglio bene. Anche quello era un gruppo fantastico, un’amicizia che resta nel tempo. Se dovessi superarlo? Ci scherzeremo su».

Un finale in cui il Livorno vorrà chiudere il discorso promozione e “Chico” magari scalare qualche altra posizione in top ten. «Non ho mai guardato troppo ai numeri, ma quando si diventa più esperti possono essere uno stimolo per fare di più. Sono obiettivi che fanno piacere, il mio è quello di finire più in alto possibile, vorrebbe dire aiutare la squadra. Questo gruppo? Eccezionale per tante cose, ma una su tutte è la fame di vittoria. Credo che si rispecchi anche il carattere e l’appartenenza che è l’essenza del Livorno. E rivedo un legame squadra-tifosi che fa la differenza». 

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