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La Libertas dura un quarto d’ora: adesso la sfida salvezza con Piacenza

di Fabrizio Pucci
Capitan Fantoni in versione uomo mascherato (foto F. Corsi)
Capitan Fantoni in versione uomo mascherato (foto F. Corsi)

A Orzinuovi sconfitta pesante nata da brutte percentuali al tiro e da una difesa molle

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ORZINUOVI. Vedere il canestro come una vasca da bagno. E appena sette giorni dopo come la cruna dell’ago. È la strana parabola della Libertas che due domeniche fa contro Udine avrebbe segnato anche dallo spogliatoio e con le mani legate. Domenica 15 dicembre al PalaBertocchi, invece le dimensioni del canestro di Orzinuovi erano evidentemente microscopiche. E in questo giochino se non fai ciuff, 99 volte su 100 perdi.

Gli Amaranto hanno giocato con le mani congelate: 5/30 da 3, il 16% equamente diviso tra il 2/15 del primo tempo e il 3/15 del secondo. Il solo Hooker sopra il 50%. Per il resto la tristezza di 3/27. Difficile vincere la battaglie con la pistola ad acqua e se ci metti anche la bellezza (o la bruttezza) di nove tiri liberi sbagliati. Spiegazione semplice, quasi banale del nuovo flop amaranto in trasferta di cui l’imprecisione al tiro dalla distanza è la madre biologica.

L’inizio

E dire che nel primo quarto, nonostante l’assenza di Italiano e Fantoni in versione uomo mascherato, gli Amaranto avevano tenuto botta sebbene nel fossero nel contesto di una partita fuori giri per i loro canoni (soprattutto) difensivi: 24-25 al primo intervallo. Nel complesso, però, c’era con la percezione che il blitz fosse possibile perché Orzinuovi fino a quel momento si era aggrappato solo alle stelle e alle strisce del duo americano Johnson-Williams (22 punti sui loro 24 totali). Poi poco altro. E per la verità, il Gruppo Mascio, non è sembrata questo fior di squadrone, ma tant’è.

Il secondo quarto

Il patatrac è arrivato nel secondo quarto. La Libertas è rimasta tecnicamente in partita fino al 39-36, poi ne è uscita, quasi senza accorgersene. Orzinuovi ha tirato con profitto da 3, mentre gli Amaranto hanno iniziato una serie di prolungati amplessi con il ferro. Morale: la squadra di Ciani è filata via che è un piacere. Ne ha messi 27 (a 13) in 10’ ed ha avviato le pratica per la riscossione dei due punti. Le cifre: Orzi al riposo con 5/12 da 3 e LL con 2/15. I padroni di casa, però hanno anche mostrato disinvoltura nell’attaccare il ferro, specie con Williams, un rebus irrisolto, complici gli arbitri che hanno massacrato Fantoni (5 falli in 17’). Non solo: hanno pure esibito mani morbide (purtroppo come la difesa amaranto) dalla media. Tuttavia, che il Gruppo Mascio fosse diventato la Jugoplastika, non lo credevano neanche loro.

Metà gara

Così nonostante il parziale di metà gara mortificasse la Libertas (51-38), nel terzo quarto anche gli Orceani (sì, gli abitanti di Orzinuovi si chiamano così), hanno lasciato sul parquet le indicazioni per riaprire la partita. Gli Amaranto, però, hanno confermato di non essere in giornata e hanno perso per strada la mappa del tesoro. In quale modo? Hanno infilato un tremendo 0/7 da tre e sono sprofondati a -21 (63-42) rimandando in onda lo stesso film – frame in più, frame in meno – visto a Rieti, Avellino e Bologna quando il garbage time è iniziato prima delle 7 della sera. Il sussulto, quello vero, concreto, c’è comunque stato. La LL si è spinta fino al -12 (67-55 al 32’34”) con una vita da giocare e un briciolo d’inerzia della partita in mano, ma quando esce la luna nera c’è poco da fare. Una tripla al 24” mani in faccia di Vencato (che tira con il 24% da oltre la linea dei 6.75) ha fatto calare il sipario.

La sfida

Adesso, a cavallo di Natale il calendario propone due appuntamenti al PalaMacchia. Uno – quello di domenica con Piacenza – non può essere fallito. Dell’altro, con Urania Milano, se ne parlerà dopo il Panettone. Di certo non si può vivere solo delle imprese fabbricate in casa. Serve qualche colpaccio. Quello sul campo di Orzinuovi poteva essere alla portata. E questo è il rammarico più grande che la truppa ha imbarcato sul pullman che l’ha riportata a Livorno a tarda sera.

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