Il Tirreno

LIVORNO. Si sarebbe aggirato in modo sospetto nell’area industriale della città, per questo è stato controllato da una pattuglia dei carabinieri. I militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Livorno, insieme ai colleghi delle stazioni cittadine, hanno arrestato un cinquantottenne livornese, David Filippi il suo nome e residente nel comune lucchese di Bagni di Lucca, trovato nella sua casa della Garfagnana «con 2,8 chili di hashish suddivisi in 14 panetti e circa 200 ovuli, materiale vario per la preparazione delle dosi dello stupefacente, nonché la somma di 15.710 euro suddivisa in banconote di vario taglio in confezioni sottovuoto», sottolinea l’Arma in una nota riepilogativa dell’operazione messa a segno nei giorni scorsi fra le province di Livorno e Lucca.

«L’arrestato – specificano i carabinieri – è stato notato in atteggiamenti sospetti aggirarsi, senza un’apparente chiara destinazione, per la zona industriale di Livorno. L’evidente nervosismo e la mancanza di spiegazioni sulla sua presenza in città hanno spinto i carabinieri ad approfondire gli accertamenti, anche mediante una perquisizione domiciliare». Per questo, da Livorno, le pattuglie sono partite alla volta della Garfagnana, all’indirizzo di residenza di Filippi. E nella sua abitazione c’è stata la scoperta del quantitativo di droga, quasi tre chili dal valore di svariate migliaia di euro, e dei 15.710 euro sottovuoto. Molto spesso, la privazione dell’aria, può voler significare uno spostamento delle denaro da un luogo all’altro, ma chiaramente è un’eventualità solo teorica, al momento non confermata dai fatti, sui quali indagherà l’Arma. Nel frattempo, ieri mattina, il tribunale di Lucca ha convalidato l’arresto disponendo, per Filippi, i domiciliari.

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