Livorno, addio al decano dei dentisti: si è spento Mauro Citti
Nel 1962 aveva fondato lo storico studio odontoiatrico di via Marradi, ora portato avanti dai figli. Grande tifoso della Libertas, era un appassionato di pesca: a Gorgona "suo" un tonno di 236 chili
LIVORNO. Lo storico studio odontoiatrico di via Marradi l’ha aperto nel lontano 1962, 63 anni fa, lavorandoci fino al 2018, quando a 84 anni ha iniziato finalmente a godersi la meritata pensione. Nel frattempo, la sua eredità, la stanno mandando avanti i figli Alessandra e Giovanni, che lascia nel dolore più totale insieme alle loro sorelle Elena e Cristiana e alla moglie Lina.
È lutto in tutta la città per la scomparsa del dentista novantenne Mauro Citti, che nel maggio prossimo avrebbe festeggiato 91 anni e dagli anni Settanta viveva a Montenero. Laureatosi in medicina e chirurgia all’Università di Pisa, per poi specializzarsi in odontoiatria, è stato uno dei professionisti del settore più importanti nella nostra città, tutor per i quattro figli che hanno tutti seguito le sue orme, iniziando proprio dalla studio di via Marradi, dove oggi rimangono al timone Giovanni e Alessandra. «Il nostro studio è fra i più longevi di Livorno – spiega quest’ultima, ricordando il grande padre che è stato per lei Mauro –. Mio babbo aveva essenzialmente tre passioni: la famiglia, il lavoro e la pesca. Voglio raccontare un aneddoto: una volta, quando andò in barca con degli amici verso Gorgona, pescò un tonno di 236 chili. Conserviamo ancora la foto in bianco e nero, uno scatto di cui era orgogliosissimo».
Appassionato di basket e grande tifoso della Libertas, seguiva anche da ultimo la squadra promossa l’anno scorso dalla B in A2, mentre da sportivo vero qual era ha praticato nel corso del tempo lo sci d’acqua e quello alpino, il nuoto e la pallanuoto. L’acqua era il suo regno, la vasca come il mare. Quello dove amava anche pescare. «Con i compagni di Quercianella – prosegue la figlia Alessandra – non mancava mai il tradizionale tuffo d’inverno, nonché le lunghe nuotate di cui era capace. Era un nuotatore veramente bravo, un grande appassionato di sport. Per noi, nel lavoro come nella vita, è stato un grande insegnante, un professionista esemplare, severo e preciso, un fondamentale punto di riferimento che da noi pretendeva veramente molto. Non è stato facile ereditare il suo studio, visto che mio padre era un perfezionista e anche dopo la pensione, qualche volta, veniva in via Marradi per verificare che tutto andasse nel migliore modi. Ha costruito tanto nella vita, si è dato veramente un gran da fare».
Nelle ultime ore, la famiglia, ha ricevuto tantissimi messaggi di affetto e cordoglio: «Una persona – prosegue Alessandra – ha scritto una bellissima lettera parlando di lui come un odontoiatra di spicco, un pescatore abbronzato, un padre affettuoso ed elegante. Concludendo che la sua morte è una perdita enorme. Mi ha fatto un enorme piacere, provocandomi molta emozione. Ci lascia una persona molto attenta e dinamica, un punto di riferimento per tutti noi figli fondamentale». Il funerale è previsto per martedì 25 marzo, alle 15,30, nella chiesa del cimitero di Montenero a cura delle onoranze funebri della Misericordia di via Verdi.
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