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Livorno, arrestati in auto sul viale Italia con un chilo e mezzo di hashish – Chi sono

di Stefano Taglione

	Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)
Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri li hanno fermati durante un controllo: ora sono ai domiciliari con il braccialetto elettronico

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LIVORNO. I carabinieri li hanno fermati in auto sul viale Italia con a bordo un chilo e mezzo di hashish, droga dal valore di diverse migliaia di euro. Per questo i tunisini Mohamed Ennaceur Hamdi, 31 anni, e Wael Ben Naceur, di 25, sono stati arrestati in flagranza di reato venerdì 21 marzo dai carabinieri della Compagnia di Livorno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Prima dell’udienza di convalida dell’arresto, che si è celebrata nella mattinata di lunedì 24 marzo nel tribunale penale di via Falcone e Borsellino, Hamdi era stato trasferito alle Sughere, mentre Ben Naceur (fino a quel momento incensurato) subito ai domiciliari.

Gli indagati – difesi dall’avvocata Barbara Luceri, con Hamdi in condivisione con la collega di Pontedera Brunella Crecchi – sono poi comparsi in camera di consiglio, davanti al giudice per le indagini preliminari Marco Sacquegna, per essere ascoltati. Entrambi in possesso di un regolare permesso di soggiorno, hanno dichiarato di essere disoccupati, ma in cerca di lavoro.

In aula, per loro, la pubblico ministero Sabrina Carmazzi, aveva chiesto la misura cautelare della detenzione in carcere. Ma il giudice, ravvisando comunque il pericolo di fuga, ha ritenuto sufficienti gli arresti domiciliari con l’installazione del braccialetto elettronico per il controllo telematico degli spostamenti.

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