Il Tirreno

Livorno

Livorno, alunni a lezione di sport paralimpici e inclusione: in 400 tra elementari e medie

di Francesca Suggi
Livorno, alunni a lezione di sport paralimpici e inclusione: in 400 tra elementari e medie<br type="_moz" />

All'istituto Carducci le attività insieme ai campioni grazie al comitato Strabilianti e al Consiglio di Zona 5.  Castellani: «È la prima volta che si fa con bambini di quest’età: educativo per noi adulti»

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LIVORNO. “Mettiti nei miei panni”. E quasi 400 alunni delle scuole elementari (le quarte e le quinte) e medie (seconde e terze) dell’istituto comprensivo Carducci nelle ore di educazione fisica si stanno ancora cimentando nella pratica di discipline paralimpiche, con gli atleti messi a disposizione dal comitato Strabilianti. «È la prima volta facciamo un progetto del genere con bambini di quest’età e il risultato è strabiliante: in alcune situazioni è stato educativo per noi», Michela Castellani presidente di Strabilianti con grande entusiasmo racconta il progetto “Strabilianti attività: lo sport che abbatte le barriere” ancora in corso, nato dalla collaborazione tra il Comprensivo Carducci, il Consiglio di Zona 5 e il Comitato, appunto.

Basket in carrozzina, tiro con l'arco per non vedenti, sitting volley, scherma sono alcuni degli sport con cui i ragazzi provano a misurarsi: in totale sono 15 classi che abbracciano Ardenza, Banditella e Montenero. Grande entusiasmo tra i bambini, i docenti, la dirigente scolastica Camilla Pasqualini con la referente del progetto Donatella Iannaccone che è anche consigliera del Cdz5.

A tu per tu con atleti paralimpici. Gli studenti chiedono. Imparano. Si confrontano. Conoscenza per abbattere barriere e tabù. Lo fanno con Matteo Panariello campione mondiale di tiro con l’arco non vedente, Pietro Passerini campione di nuoto paralimpico. E ancora William Porciani del Circolo surf 3 Ponti che sta facendo un corso per portare in canoa persone non vedenti, il giornalista e scrittore Enrico Querci. Contributi anche da Olga Marino una forza della canoa con la mamma Cinzia Bertoncini, l’asso del sitting volley Giulia Aringhieri, Giacomo Cangialosi per l’atletica. «La sua super protesi ha scatenato la curiosità degli studenti, un bel confronto», continua Castellani.

Tra gli atleti paralimpici Valeria Ragusa, Letizia Baria, Mattia Galvagno, Alessandro Ferretti. «Fondamentale per organizzare anche l’apporto del nostro consigliere Valerio Aringhieri», continua la presidente. L’obiettivo di questo bel progetto che avrà la sua festa finale il 29 marzo sui bagni Ex Pejani, è quello di estenderlo a tutte le scuole della città. Attraverso i Consigli di zona.

«Vogliamo diffondere quanto fatto anche agli altri Consigli di Zona, per far nascere percorsi analoghi nelle scuole di tutte le zone della città», ribadisce Marco Chimenti, presidente del Cdz5.

Accrescere la consapevolezza e il rispetto per la diversità. Questo il senso del progetto attraverso le attività proposte. Comprendere a apprezzare il valore delle persone con disabilità, riconoscendo che ogni individuo porta con sé qualità uniche e preziose. Un progetto che stimola anche l’autostima. Lo sport come strumento di inclusione e crescita personale. «Assistendo a queste lezioni pratiche, sono stato travolto e un po' commosso dalla grande disponibilità ed entusiasmo che ho visto nei bambini: senza nessun timore si sono seduti su una carrozzina o si sono messi una mascherina sugli occhi e sono entrati immediatamente in empatia su come si possa giocare», aggiunge Chimenti. Prosegue la dirigente scolastica Camilla Pasqualini che subito ha accolto a braccia aperte il progetto per i suoi studenti: «Abbiamo subito accolto il progetto nel solco della tradizione di inclusione del nostro istituto, da quando eravamo circolo: accettarsi come siamo consente di far emergere anche le potenzialità, noi crediamo che la ricchezza e la conoscenza siano accrescimento personale e formativo». E chiude: «Per noi è un progetto a cui dare seguito per diventare un modello didattico di inclusione che vada anche al di là dello sport».

F.S.
 

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